Giovani: la maggioranza non ci pensa, si muove qualcosa solo grazie al PD
“Il ritardo di tre mesi con i quali l’assessore Fanti ha risposto alla nostra interrogazione sulle sul consiglio dei giovani dimostra chiaramente che questa maggioranza non ha alcuna idea né programmazione sulle politiche giovanili”. Il consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Cozzolino commenta così la risposta arrivata da parte dell’assessore interrogata in data primo agosto circa le intenzioni dell’amministrazione sul rinnovo del consiglio dei giovani, scaduto a dicembre 2011 e mai rinnovato nonostante qualche vaga promessa. Risposta arrivata solo dopo diversi solleciti, tra cui anche quello formale del presidente del consiglio. L’amministrazione ha quindi palesato la volontà di rinnovare il consiglio dei giovani con uno stanziamento non meglio precisato nell’assestamento di bilancio.
“Finalmente l’amministrazione si esprime in via ufficiale – dichiara Cozzolino – e noi sorveglieremo che quelle somme siano messe davvero nell’assestamento di bilancio. Ma ci aspettiamo un cambio di passo rispetto a quanto avvenuto fino a oggi: il consiglio dei giovani deve essere messo davvero nella facoltà di operare così come previsto dallo statuto, fuori dalle logiche di corsie preferenziali di vicinanza con i politici “adulti”. Solo in questo modo gli obiettivi per cui è stato creato il consiglio dei giovani, cioè una maggiore partecipazione dei ragazzi alla vita cittadina e l’elaborazione di proposte in merito alle politiche giovanili, possono essere rispettati”.
La mancanza di prospettiva futura si legge negli atti: le somme stanziate per il consiglio dei giovani sono state reperite grazie all’azione pressante del Partito democratico sull’amministrazione, e l’altra unica iniziativa, la biblioteca digitale, è stata possibile sempre grazie al Pd.
“Entro la fine dell’anno – annuncia Cozzolino – sarà pronta la determina per spendere i 7.000 euro stanziati per comprare libri digitali. La biblioteca digitale, che permetterà anche a chi non è residente a Latina di accedere al prestito dei libri, diventa una realtà solo grazie all’emendamento del Partito democratico. La maggioranza rimane a guardare”.
Sulla necessità di un cambio del regolamento della biblioteca, con una diversa modulazione oraria, e un aggiornamento della disciplina del prestito, il Pd da diversi mesi ha fatto richiesta di discussione in commissione.
“Ma la commissione cultura non si riunisce da oltre un mese – conclude Alessandro Cozzolino – questa è l’attenzione che questa maggioranza latitante assente o distratta ha nei confronti della cultura e delle politiche giovanili in particolare”.