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Latina criminale e la responsabilità politica

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Cha ChaIn attesa che le indagini facciano il loro corso, e di questo si occuperà ovviamente la magistratura, una cosa va detta in maniera chiara: coloro che in questi anni hanno governato la città hanno sicuramente una grave responsabilità, quella di aver sottovalutato quello che stava accadendo.
Il tempo e gli organi preposti ci diranno per quale motivo, se per sciatteria o convenienza, ma sicuramente non cambia il risultato finale. Aver fatto finta che questo sistema non esistesse e aver sottovalutato o nascosto le problematiche ha reso possibile che questo sistema criminale si radicasse e divenisse sempre più forte.
le parole pronunciate dal Questore De Matteis in tal senso non lasciano dubbi: “C’è un errore di sottovalutazione della reale situazione criminale di questa provincia e di questo capoluogo in particolare”.

I cocci a Roma incollano quelli rotti a Latina

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Marino-MeloniCon le dimissioni del Sindaco Marino la tornata elettorale delle prossime amministrative verrà vista sul piano nazionale principalmente in base ai risultati di due grandi città: Roma e Milano.
Inutile fare mistero che alla poltrona di primo cittadino della capitale punta con ogni probabilità Giorgia Meloni, la quale per tentare la partita ha ovviamente bisogno che tutto il centrodestra sia unito a sostenerla. Ma cosa può dare in cambio la Meloni agli alleati di Forza Italia che rimangono comunque il primo partito del centrodestra a livello nazionale e a Roma? Fratelli d’Italia ha praticamente una sola realtà in cui è un partito con un consenso molto più elevato del 3,5% che ha su base nazionale. Latina.
Ecco dunque che non ci vuole un mago a capire come andrà a finire.
Se la Meloni si  metterà davvero in gioco a Roma il candidato sindaco di Latina, dopo la fallimentare esperienza Di Giorgi e ancora prima Zaccheo passerà nelle mani di Forza Italia. Sarà bello allora ascoltare il segretario provinciale di Fratelli d’Italia giustificare a nome del partito la nuova armonia ritrovata nella coalizione, dire che i manifesti in cui si raccontava di un inciucio tra PD e Forza Italia (anche abusivi tra l’altro) erano uno scherzo di qualche buontempone e che dopo l’estate sono ritornati nuovamente tutti amici come prima. pardon… come prima-prima-prima.

I RESTI DI UN TEATRO (PARTE II)

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

TEATRO2(Clicca qui per leggere la parte I) Un teatro costato un occhio della testa e, si dice, la struttura più bella di tutta la provincia gestito in tal guisa. Come se nulla fosse, sul palcoscenico dell’ormai inglorioso “D’Annunzio” passava di tutto, dai saggi di danza delle scuole e scuolette locali, gratuitamente “offerti” dalla responsabile del “Valore Cultura” (pure questa si sono inventata!), la bene e sempre amata Patrizia Fanti (al cuore non si comanda!), alle rappresentazioni tra il ludico e il faceto -il teatro della “chiacchiera”(sic Pasolini) o dell’effimero-, gli “ospiti d’onore” per épater  le bourgeois (a dire il vero, tra quelli di ordinanza, ce ne sono stati alcuni davvero grandi: Aznavour, la Greco, pure la Kabaiwanska, approdati, però, sotto altra bandiera). Per nostra personale “intercessione”, arrivò pure il Piccolo di Milano con “Arlecchino servitore di due padroni” (il Piccolo, di suo, non sarebbe venuto a Latina, quella fu l’unica volta, al D’Annunzio; un’altra volta, al Liceo Classico, ad un anno dalla morte di Strehler, recital con A. Jonasson e Franco Graziosi, memorabile).

I RESTI DI UN TEATRO (PARTE I)

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

teatro latinaHo condiviso le lettere inviate al Commissario prefettizio Dott. Barbato da P. Galante e l’attore  S.Pinotti  in merito alla chiusura dei due teatri, associandomi al plauso per la decisione presa. Ne ho già scritto , frammentariamente e , come si suol dire, a caldo su FB, reagendo anche al “proclama” di Pernarella. Ricordandogli  che lui, oggi, si erge a “tribuno della plebe” in difesa dell’annosa, vergognosa situazione del teatro cittadino senza ricordare che altri (tra cui lo scrivente), precedendolo nel tempo, hanno fatto una campagna di proteste ed insulti che nessuno ha inteso ascoltare. Ma al punto in cui siamo, assolutamente grave, è il caso di unire le forze, da qualsiasi barricata esse giungano. Quando si inaugurò il “tempio,” chi scrive segnalò che bisognava subito pensare a renderlo artisticamente e culturalmente agibile. Allora c’era Carlo Fino, che ci piace immaginare come “la buona persona del teatro” (espressione mutuata dal titolo “Der gute mensch von Sezuan”/Brecht), un funzionario del Comune che già da anni provvedeva ad organizzare spettacoli (Cinema Teatro Giacomini).

Ansa

SKY TG24

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