Intervista del 1 Giugno sul Giornale di Latina
Di Giorgi rilancia il patto di fine mandato basato su tre punti. FI reggerà alla tentazione di un compromesso?
Se Forza Italia sarà in grado di resistere o meno lo scopriremo il 4 giugno. Di sicuro c’è che il cosiddetto patto di fine mandato altro non è che uno specchietto per le allodole. Mi spiego. Ad ottobre il sindaco si dimise annunciando che le sue dimissioni sarebbero state irrevocabili. Poi puntualmente i fatti dimostrarono l’opposto. In Aula propose (già allora) un patto di fine mandato in 5 punti. Nessuno portato a termine. Solo negli ultimi 10 giorni ha poi fatto rinviare il consiglio sulla sua sfiducia per un emergenza rifiuti che il Prefetto ha detto non esserci e ha, pochi giorni dopo, cercato di anticipare la nuova data del consiglio sulla sfiducia con la stessa motivazione per la quale ne chiese il rinvio. Affermando ancora una volta il falso, dicendo cioè che era imminente un tavolo sulla questione rifiuti del quale in realtà non si è avuta nessuna notizia. Ormai insomma siamo agli espedienti per tentare di sopravvivere a tutti i costi. Quello che dico è chiaro a tutti, compresi i consiglieri di Forza Italia. Se questi ultimi decidessero dunque di ripensarci, di rimangiarsi la sfiducia fino ad oggi annunciata, ci risparmiassero almeno la stucchevole storia del programma di fine mandato. Chi oggi deciderà di tornare indietro, con un sindaco che ha dimostrato di non essere per niente lucido e affidabile per guidare questa città lo farà per un solo motivo. Posti di potere. Poltrone.