Sanità, ecco il piano per ridurre le liste d’attesa negli ospedali
LA REGIONE CAMBIA: IL PIANO PER RIDURRE LE LISTA D’ATTESA NEGLI OSPEDALI. VISITE URGENTI IN 72 ORE
Ecco tutti i progetti della Regione per una sanità più vicina alle persone. Il presidente Nicola Zingaretti presenta un piano concreto per un’assistenza gratuita e pubblica. “E’ un diritto dei cittadini” Un piano concreto per ridurre le liste d’attesa negli ospedali. La Regione è al lavoro per affrontare questo problema: i cittadini devono poter contare su una buona assistenza pubblica. COSA PREVEDE IL PIANO? Innanzi tutto la riduzione dei tempi medi di attesa. Saranno regolati secondo diversi codici di priorità assegnati dal medico di base. 72 ore, non una di più, il limite per le visite e le analisi più urgenti. Saranno prenotate dai medici generici o dai pediatri. E PER TUTTI GLI ALTRI BISOGNI DI ASSISTENZA? Ci saranno diverse classificazioni: ‘Breve’, con un tempo massimo di attesa di 10 giorni; ‘Differibile’, con un’attesa massima di 30 giorni per le visite e di 60 per gli accertamenti diagnostici; o ‘Programmata’. Tra le visite specialistiche ci sono quelle cardiologiche, oncologiche, neurologiche, ginecologiche; per la diagnostica esami come risonanza magnetica, tac, ecografie. QUESTO PIANO VALE ANCHE PER LE STRUTTURE ACCREDITATE? Sì. Infatti, con il nuovo piano, oltre alle agende delle prestazioni erogate dalle strutture pubbliche, il sistema Recup gestirà anche quelle delle strutture pubbliche accreditate, private e classificate, fino a un massimo del 60% di quelle prodotte quotidianamente. QUALI SONO LE ALTRE NOVITA’ DEL PIANO? La limitazione dell’intramoenia. Gli ospedali provvederanno a ridurre o sospendere la libera attività professionale nelle unità operative che non rispetteranno i tempi di attesa previsti dal programma della Regione. Oggi non esiste alcun limite all’intramoenia. I pacchetti di cura. I medici potranno prenotare direttamente, attraverso percorsi di cura unitari con visite e prestazioni programmate, le visite per le malattie croniche come diabete, cardiopatie e patologie respiratorie. Le apparecchiature in funzione più a lungo. Le TAC o risonanze magnetiche dovranno rimanere in funzione per 12 ore al giorno. CHI CONTROLLA L’ATTUAZIONE DEL PIANO? Saranno i direttori generali delle strutture. Tra gli obiettivi necessari a ottenere il rinnovo dell’incarico dovranno rispettare il piano per ridurre le liste di attesa.