Ecomafie: Cozzolino sollecita l’amministrazione su alcuni significativi interventi
“Una situazione gravissima, sulla quale la politica non può far finta di niente”. Alessandro Cozzolino commenta così i dati del rapporto Ecomafie 2013 diffusi ieri da Legambiente.
Tra le provincie italiane Latina è nona nella classifica con 744 infrazioni accertate, il 2,20% del totale degli illeciti ambientali commessi nel Paese.
“Numeri sconcertanti – afferma Cozzolino – che sono superiori in proporzione per il numero di abitanti anche a Roma. Si tratta certamente di una materia in cui la Regione ha le competenze maggiori, ma anche i Comuni possono fare qualcosa”.
Il Lazio nel rapporto Ecomafie risulta quinto, dopo Campania, Sicilia, Calabria Puglia.
I reati ambientali più diffusi riguardano “il ciclo del cemento”.
“Uno dei modi per combattere gli illeciti ambientali legati al paesaggio è il rilancio dei piani regolatori a cubature zero – spiega il consigliere comunale del Partito democratico -. Basta a nuova colate di cemento (tanto le case restano invendute con la crisi che attanaglia il mercato) ma piuttosto si pensi a riprogettare ciò che già esiste, riconvertendolo con nuovi modelli energetici e con spazi adeguati e vivibili, con strade praticabili, con piste ciclabili e servizi per tutti. In questo modo si metterebbe uno stop al consumo indiscriminato del territorio e si manterrebbero i livelli occupazionali e il giro di affari del comparto edilizio”.
Per quanto riguarda il ciclo dei rifiuti il Lazio scende all’ottavo posto della classifica nazionale per questi reati. Il numero delle infrazioni passa dalle 326 registrate lo scorso anno a 277, il 5,5% del totale nazionale. Diminuisce anche il numero delle persone denunciate.
“Accanto all’eccellente lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine – continua il consigliere Cozzolino – ci vuole un vero e proprio cambio di passo nella cultura quotidiana dei cittadini. L’amministrazione comunale potrebbe incentivare con campagne di sensibilizzazione e azioni mirate la riduzione dei rifiuti alla fonte, per esempio attraverso l’utilizzo dei dispenser per detersivi alla spina, eliminando i cartoni del latte erogandolo alla spina e anche con l’acqua alla spina”.
“Le ecomafie non conoscono crisi – conclude il consigliere del Pd Alessandro Cozozlino – ma è modificando gli atteggiamenti di ognuno, con una forte e intensa azione anche culturale delle amministrazioni comunali, in sinergia con gli interventi più pregnanti della Regione, che si può cambiare la situazione che oggi possiamo definire allarmante, ma che possiamo modificare a vantaggio di tutta la comunità”.