Il silenzio della maggioranza non può cancellare le responsabilità

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in News

Bocche_cuciteCozzolino (Capogruppo del PD): “Nel giorno del sequestro del cantiere di borgo Piave la maggioranza ha tenuto una riunione non comunicando alcuna nota ai cittadini. Un silenzio preoccupante, una strategia atta a far dimenticare l’accaduto. Questo non è possibile perché le accuse sono gravi e di mezzo c’è il sindaco Di Giorgi e vari esponenti di questa maggioranza” 

Cozzolino Capogruppo PD: “Giovedì scorso la Regione Lazio ha chiesto tutte le carte riguardanti le modifiche ai piani particolareggiati di Latina. Una richiesta, questa, atta a verificare le decisioni prese dalla Giunta Di Giorgi nell’ambito dell’Urbanistica della città”

“Il silenzio del sindaco Di Giorgi e del neo assessore all’Urbanistica, Salvatore La Rosa, sono quantomeno irrispettosi nei confronti della città. Non possiamo, ogni volta che c’è un’indagine in corso, far finta che non sia successo nulla e che le cose, con il tempo, si sistemeranno o, ancora peggio, si dimenticheranno. Non può funzionare così. Il sindaco, nella data delle sue dimissioni, ha detto di volersi prendere le proprie responsabilità e di voler guardare dritto degli occhi i suoi figli. Non crediamo che il far finta di nulla sia la strategia per poter vivere a testa alta in una città sempre più bistrattata e al servizio di interessi personali”. Così Alessandro Cozzolino interviene il giorno dopo il sequestro del Nipaf nei confronti del cantiere di borgo Piave.

Oltre all’azione del Nipaf c’è un documento della Regione Lazio (datato 22 gennaio) in cui si chiede al comune di Latina di avere chiarimenti sulle “varianti di revisione dei singoli PPE approvate dalla Giunta Comunale e non dal Consiglio comunale, generando forti dubbi interpretativi, perché ha consentito tempi rapidi di rilascio dei permessi di costruire che sono oggi oggetto di varie contestazioni ed anche oggetto di accertamenti delle autorità necessarie” 

“Questa richiesta effettuata dalla Regione Lazio nei confronti del Comune di Latina – continua Cozzolino  – ci riporta al consiglio comunale del 10 giugno 2014 richiesto dal Pd per fare chiarezza proprio sulla variante Malvaso. In quell’occasione sia il sindaco Di Giorgi sia l’assessore Di Rubbo hanno affermato che è stata la Regione Lazio ad approvare la procedura atta ad adottare questa variante e nello specificare che sarebbe bastato solo il passaggio in giunta e non in commissione e in Consiglio Comunale. Peccato che, in quell’occasione, la nostra richiesta di farci vedere le carte della Regione Lazio non è stata esaudita ed oggi apprendiamo che proprio la Regione Lazio vuole prendere visione delle modifiche di Giunta (ma non le dovrebbe già aver visionate ed approvate?)”.

“Come ripetiamo ormai da tempo – conclude Cozzolino – noi dell’opposizione siamo stati esclusi da tutte le decisione e non c’è stata data la possibilità, né in consiglio comunale né nelle commissioni, di prendere visione delle modifiche. Sia il Nipaf, sia la Regione Lazio hanno sottolineato questo aspetto. Non abbiamo avuto i mezzi per contrastare questa azione folle prima che fosse approvata ufficialmente. Il consiglio comunale è stato svuotato dal suo valore. Hanno sempre deciso tutto in Giunta (il sindaco ed i suoi assessori). Adesso saranno proprio loro a doversi prendere delle responsabilità davanti ai cittadini”.

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