Al referendum ha vinto internet
A queste consultazioni elettorali abbiamo assistito ad un interesse molto limitato da parte dei maggiori mezzi di comunicazione nazionali, eppure l’affluenza alle urne è stata una delle più alte degli ultimi decenni. Il motivo a mio avviso è che internet è diventato un mezzo di conoscenza molto importante che non può subire censure e che è soprattutto orizzontale e non verticale. Mentre la televisione o i giornali, infatti, hanno una cerchia ristretta di persone che stabiliscono se e come parlare di un determinato argomento, con internet non è più così perché ognuno è in grado di far sentire la propria voce e spiegare al mondo quello che pensa. In particolar modo i giovani hanno ben chiara la potenza di internet, che ho trovato molto utile anche ai fini della mia campagna elettorale. È anche in questa direzione che il Partito Democratico locale deve fare dei passi avanti sull’aspetto comunicativo. Il radicamento sul territorio è importante, anzi fondamentale, ma va iniziato un processo di radicamento anche sulla rete, risorsa in cui tutti partono alla pari, senza distinzioni economiche.
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