La maggioranza getta la maschera: vuole cambiare il tracciato della metro
“È arrivato il momento di uscire dal progetto metropolitana leggera”. I consiglieri comunali del Partito democratico Alessandro Cozzolino, Fabrizio Mattioli e Fabrizio Porcari hanno partecipato questa mattina alla commissione viabilità nella quale si è discusso finalmente del piano urbano dei parcheggi, commissionato nel 2008 e di cui la commissione ha solo preso atto per evitare di perdere i finanziamenti. Il ritardo è dovuto, come troppo spesso accade ultimamente, per le divisioni interne alla maggioranza che non trova la quadra su quasi nessun provvedimento.
“Questa maggioranza ha gettato la maschera – annuncia Porcari -: il presidente ci ha annunciato che i parcheggi di scambio della metro saranno stralciati dal Piano parcheggi perché il sindaco vuole una modifica del tracciato. Un percorso che Di Giorgi ha esaminato da presidente della commissione viabilità nella scorsa legislatura (ebbe parere favorevole della commissione) e fu approvato in consiglio comunale. Ne consegue che Di Giorgi o vota contro la sua volontà oppure non sa cosa vota”.
“Il progetto della metro a Latina è partito nel 2004 – aggiunge Cozzolino – in quell’anno sono stati commissionati i vagoni e questa maggioranza sta ancora pensando a come cambiare il tracciato.
“Alla luce di quello che è successo in Regione – sostiene Mattioli – è impensabile aspettare ancora che la Regione eroghi una parte di finanziamenti necessari alla gestione”.
“È necessario uno scatto d’orgoglio – concludono i consiglieri Cozzolino, Mattioli e Porcari - e una presa di coscienza da parte della maggioranza per trovare una vera via d’uscita. Che non sia quella commissione fantasma (che riuniva una serie di tecnici) presieduta dal sindaco che si è riunita una sola volta nel giugno 2001. A questo punto, considerando anche le difficili economiche e societarie in cui versa, il Comune deve anche prendere una posizione netta rispetto al Cotral, proposto come soggetto gestore della metro di Latina.
Il prima possibile in consiglio comunale si dovrà decidere le procedure per la risoluzione definitiva del contratto e per l’uscita dal progetto”.