Sabato 11 Giugno, dopo giorni di intenso lavoro, la commissione elettorale ha ufficializzato gli eletti al Comune di Latina per le elezioni tenutesi il 15 e 16 Maggio. Il Sindaco Di Giorgi vedrà un Consiglio Comunale così composto:

MAGGIORANZA:

PDL – Raimondo Tiero, Nicola Calandrini, Pasquale Maietta, Vincenzo Malvaso, Ivano Di Matteo, Giuseppe Di Rubbo, Michele Nasso, Orlando Tripodi, Andrea Palombo, Alessandro Calvi, Giorgio Ialongo.

CITTA’ NUOVE – Giovanni Chiarato, Luca Bracchi, Cesare Bruni.

LISTA DI GIORGI – Marcello Ripepi, Roberto Lodi, Fabio Tontini.

LISTA CIRILLI – Corrado Lucantonio, Fabio Cirilli.

UDC – Patrizia Fanti, Marilena Sovrani.

OPPOSIZIONE:

PD – Claudio Moscardelli, Giorgio De Marchis, Fabrizio Porcari, Maurizio Mansutti, Nicoletta Zuliani, Fabrizio Mattioli, Omar Sarubbo, Aristide Carnevale, Alessandro Cozzolino.

SI PER LATINA – Maurizio Patarini.

IL PATTO – Marco Fioravante.

Per una maggioranza che tra PDL, Città Nuove, UDC e Lista Cirlli vede solo 2 novità assolute (Bracchi e Ialongo) all’opposizione il PD riesce ad unire l’esperienza di Moscardelli, Mansutti De Marchis e Mattioli alle nuove leve Porcari (28 anni) e Cozzolino (23 anni) oltre che alle donne come Nicoletta Zuliani. Volti nuovi anche Sarubbo e Carnevale. Per una maggioranza ingessata un PD cresce come numero di consiglieri, come preferenze personali (anche dei non eletti) e che riesce ad unire esperienza e ricambio generazionale… insomma, si semina per il futuro prossimo.

Per chi fosse interessato, ecco scaricabili tutte le preferenze del PD aggiornate al lavoro della commissione elettorale.

Preferenze_definitive_Candidati_PD

Domani saranno nuovamente aperti i seggi elettorali, questa volta non per scegliere delle persone che dovrebbero rappresentarci, ma per decidere la società che vogliamo.

Prima di tutto mi appello a ciascuno di voi affinché vada a votare, perché quello del voto è un diritto che gli uomini hanno acquisito con tanta fatica, lotte e sacrifici e decidere di non utilizzare questo strumento è come ripudiare la democrazia che negli anni poco a poco è stata costruita. In altri articoli ho già spiegato i quesiti proposti dai referendum e per quei motivi vi rinnovo il mio invito a votare SI a tutte e quattro le schede che ci verranno consegnate prima di entrare nell’urna. Acqua, nucleare, legittimo impedimento, non sono temi di destra o di sinistra, ma sono decisioni sulle quali ogni libero cittadino ha il diritto/dovere di esprimersi perché ricadranno direttamente sulla sua vita.

Io andrò alle urne per dire 4 volte SI.

Giovedì 9 Giugno presso il circolo cittadino di Latina (Piazza del Popolo) si terrà un convegno dal tema: “Dall’Acqua al Nucleare Votare Si per dire No”.

Saranno presenti all’incontro il segretario provinciale del PD Latina, Enrico Forte, il responsabile dell’ufficio di programma, prof. Crescenzo Fiore, il signor. Angelo Carcasole, già presidente Agcom, e l’On. Roberto Di Giovan Paolo.

475 grazie e 4 SI ai Referendum… Ho deciso di iniziare così la mia attività come Consigliere Comunale.

Ho voluto realizzare un manifesto che a breve sarà affisso in città in cui unire al ringraziamento a tutti gli amici che mi hanno sostenuto un’indicazione chiara di voto sui quattro Referendum del 12 e 13 Giugno. Apprendo con piacere che anche il Sindaco Di Giorgi si è espresso favorevolmente sui Referendum dando indicazione ai cittadini di Latina di andare a votare ed esprimere quattro SI sulle schede elettorali.

Mi auguro che non sia solo tattica Politica, per non registrare la prima sconfitta subito dopo essere stato eletto, ma che sia un impegno serio e duraturo.

I quattro quesiti referendari sono decisivi per il futuro di questa Nazione e sono fondamentali per le nuove generazioni, quelle che io sento il dovere di rappresentare più direttamente in Consiglio Comunale.

La questione Nucleare non è ideologica, ma soprattutto ECONOMICA. L’Uranio è una risorsa molto limitata destinata a esaurirsi in poche decine di anni. Inoltre, gli obiettivi europei per le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica al 2020 valgono il triplo del piano nucleare in termini energetici e creerebbero almeno 200 mila nuovi posti di lavoro “verdi” e dunque 10-15 volte l’occupazione indotta dal nucleare.

Il tema dell’acqua è forse ancora più importante.

La privatizzazione del servizio idrico avviata con la legge Galli è fallita.

Non ci sono stati gli investimenti promessi per il rifacimento delle reti idriche e per la costruzione dei depuratori per il trattamento delle acque reflue, il servizio è peggiorato e i costi delle bollette sono aumentati.

Non è concepibile ipotizzare un profitto su un bene indispensabile per la vita.

Rendere il servizio più efficiente e fruibile a tutti a costi sostenibili deve essere un obiettivo per ogni amministrazione.

Infine  il quarto quesito referendario, quello sul legittimo impedimento.

Votare SI perché chi fa politica non deve essere più tutelato di ogni altro cittadino.