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Consiglio Comunale 23 e 27 dicembre

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Si comunica che il Consiglio Comunale è convocato ai sensi e per gli effetti dell’art.39 del D.Lgs. n.267/2000 e dell’art.14, comma 3 dello Statuto Comunale, nei giorni:

- lunedì 23 dicembre 2013, alle ore 9.00  (sessione straordinaria e prima convocazione)

- venerdì 27 dicembre 2013, alle ore 14.00 (seconda convocazione)

per la trattazione dell’ OdG allegato.

Le sedute sono pubbliche ed avranno luogo presso la Sala delle adunanze cosiliari, nella Casa Comunale in piazza del Popolo n.1

convocazione-consiglio-ODG-23-27-XII-2013.pdf

Musei: visitatori in calo a Latina. il PD esorta ad investire sulla cultura

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Cala la fruizione, cala il personale, diminuiscono gli investimenti: è il segno meno a caratterizzare il sistema museale di Latina. È emerso oggi nella riunione della Commissione Cultura, incontro nel corso del quale gli uffici preposti hanno descritto l’andamento delle attività del sistema museale comunale.

A Latina si contano quattro musei: la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, il museo della Medaglia, il museo Cambellotti e l’Antiquarium Procoio. Tutti e quattro hanno perso nel giro di tre anni più di duemila visitatori. «L’andamento degli ingressi – denunciano Omar Sarubbo e Alessandro Cozzolino, consiglieri del Pd e membri della Commissione Cultura – ci consegna un dato negativo e prevedibile, ovvero un significativo calo delle visite: nel 2011, nei quattro musei della città, ci sono stati 12.346 visitatori. Nel 2012 erano 11.073 e nel 2013 sono stati 10.160, la maggior parte dei quali sono studenti delle scuole locali. Inoltre – aggiungono i due democratici – il personale impiegato è passato dalle 9 unità del 2011 alle 7 del 2012 fino alle 5 di quest’anno».

Per i due consiglieri i dati sono inequivocabili e parlano di un settore nel quale l’amministrazione comunale non sta investendo a dovere. A determinare questo stato di cose sono l’assenza di un assessore alla cultura, la diminuzione del personale, la mancanza di risorse dedicate e di una strategia di investimento. «Come Pd – sottolineano Sarubbo e Cozzolino – crediamo si debba invece investire di più in un settore che, se ben organizzato, oltre a produrre cultura può autoremunerarsi o rappresentare una fonte di guadagno per il Comune».

Per rilanciare la cultura in città i due consiglieri ritengono necessario «aumentare il personale, produrre una comunicazione istituzionale adeguata, rivolgersi a direzioni scientifiche di alto livello (guardando in primo luogo alle eccellenze residenti nel territorio), vincolare parte degli introiti derivanti dagli ingressi all’organizzazione di mostre e all’acquisto o affitto di opere importanti, presentare progetti di qualità alla Regione Lazio, al Governo e all’Unione Europea, costruire una rete di collaborazione con i musei della provincia e del resto del Paese». In particolare, si dovrebbe investire nella promozione del polo archeologico di Satricum, che da toppo tempo attende l’apertura del museo e che può rappresentare il vero gioiello culturale del capoluogo arrivando a raccogliere visitatori da tutto il mondo.

 «L’amministrazione è in grande ritardo in materia di politiche culturali – ribadiscono i due consiglieri Pd – Il settore è particolare e vuole programmazione e qualità, non può essere abbandonato alla buona volontà e alle preziose competenze di soli cinque dipendenti impiegati o a proposte estemporanee. Non bastano iniziative sulla storia della bonifica o sull’architettura razionalista per attirare turisti e visitatori. In Italia – suggeriscono Sarubbo e Cozzolino – ci sono esempi di buone pratiche cui far riferimento e da cui prendere spunto: città medio-piccole come Carpi, Trento o Mantova hanno fatto del loro sistema museale un fiore all’occhiello al quale guarda un pubblico internazionale e che rappresenta un’entrata economica cruciale per il bilancio comunale».

EURES: “Latina provincia più a rischio per criminalità violenta”

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Il rapporto dell’EURES ricerche economiche e sociali, scatta per il 2012 una fotografia preoccupante della nostra città, che viene testualmente citata come la “provincia più a rischio per criminalità violenta nel Lazio”. Andando a snocciolare meglio i dati però si legge che in realtà sono calate le denunce di reati dell’1%. Allora perché se calano le denunce si presuppone invece che la nostra città sia quella con il più alto rischio in relazione alla criminalità? È presto detto: il calo delle denunce deve essere letto come una crescente sfiducia nel sistema di protezione e giustizia per le vittime. Non è di certo un caso che Libera, l’associazione contro le mafie per eccellenza, abbia deciso di festeggiare a Borgo Sabotino la sua giornata nazionale. È un po’ come quando si legge che diminuisce il tasso di disoccupazione perché ci sono meno iscritti nelle liste di collocamento. Quello è in realtà il segnale che le persone sono a un punto tale di sfiducia che pensano che registrarsi a quegli uffici per trovare un lavoro sia solamente tempo perso, e che spesso hanno deciso di andare in un’altra parte d’Italia, o più frequentemente di Europa, per avere maggiori possibilità di realizzazione. Tutti questi dati diventano ancor più inquietanti se li vediamo in relazione a quelli pubblicati poche settimane fa sul Sole24ore, che ci dimostrano come Latina sia scesa ancora (e non era facile) nella classifica della qualità della vita, con giudizi negativi su servizi, cultura e sicurezza che ci fanno scivolare all’ottantatreesimo posto nella classifica nazionale delle province d’Italia. Se poi parliamo della qualità dell’ambiente scendiamo ancora, fino a fermarci alla posizione novanta su 106. Eppure questa amministrazione va avanti e non se ne cura, continuando la discesa inarrestabile iniziata ormai da anni. Doveva essere la giunta della nuova destra, quella della discontinuità rispetto a Zaccheo. Ad oggi questa inversione di tendenza resta solo nelle parole di una campagna elettorale terminata ormai più di due anni e mezzo fa.

Di Giorgi butta 61mila euro nel gabinetto

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

La notizia, nei corridoi del palazzo comunale, si respirava già un paio di giorni prima dell’annuncio ufficiale. Poi la conferma: il Sindaco di Latina attraverso un atto pubblico confermava la nomina di Gianfranco Melaragni come capo di Gabinetto. Dopo un tira e molla sui costi di questa operazione, e le provocazioni del Partito Democratico, ecco la chiarezza delle cifre: 61mila euro l’anno sarà la retribuzione di questa nuova figura che affiancherà il Sindaco e il suo Staff. Non erano sufficienti probabilmente al primo cittadino Giacomo Mignano, confermato nel ruolo di City manager e Giampaolo Maragno che ricopre, invece, l’incarico di Capo della Segreteria. Oltre ovviamente a tutto il personale di segreteria guidato da questi tre signori. Soldi ben spesi? Ce lo auguriamo tutti, ma ad oggi la macchina amministrativa sembra immobile, e arrovellarsi il cervello solo sulla spartizione delle poltrone. Da mesi ormai non si parla d’altro che del rimpasto di giunta con una lotta fratricida tra le varie componenti delle forze di maggioranza. Ma perché in un momento di crisi come questo spendere 61mila euro anno per un nuovo incarico? I maligni dicono che il fatto che Melaragni sia l’ex capo scorta di Berlusconi abbia influito non poco sulla scelta finale. Del resto in città alla indipendenza di Fratelli D’Italia dal PDl sembra non averci creduto mai nessuno, Di Giorgi in testa…

Ansa

SKY TG24

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