Cozzolino: dalla biblioteca deve ripartire il settore cultura
“Con le osservazioni del segretario generale è stato definitivamente licenziato dalla commissione cultura il regolamento per la biblioteca comunale di Latina, ma adesso il lavoro non finisce, anzi questo è lo spunto per cominciare a parlare finalmente in maniera seria della cultura in città”. Alessandro Cozzolino, consigliere comunale del Partito democratico, ha partecipato questa mattina alla commissione cultura nella quale sono state messe a punto le ultime modifiche prima del passaggio del regolamento per la Manuzio in consiglio comunale. Non sarà possibile calendarizzare la discussione per quello di domani ma nella prossima seduta.
“Il settore cultura – commenta Cozzolino – è totalmente allo sbando: non c’è l’assessore e il sindaco, che ha tenuto la delega nelle sue mani, non si è mai fatto vedere in commissione né ha mai spiegato quali sono le intenzioni dell’amministrazione per il rilancio di un comparto così importante e pure sempre così abbandonato”.
“A metà giugno saranno installati i computer per la biblioteca digitale – spiega Cozzolino – frutto di un nostro emendamento al bilancio dello scorso anno e questo è un ulteriore passo avanti che ci spinge a considerare il regolamento non un punto di arrivo ma un punto di partenza. Ricominciamo portando a termine i processi già avviati – continua il consigliere del Pd – come il trasferimento delle attrezzature per i ciechi presso un’associazione in modo che possano essere messe a disposizione dei non vedenti e in modo da liberare lo spazio che altrimenti resta inutilizzato.
È anche giunto il momento di un attento esame delle risorse umane a disposizione: a settembre andrà in pensione un dipendente comunale impiegato in biblioteca e se non si può incrementare almeno si mantenga inalterato l’organico per evitare i gravi disagi sia per i lavoratori sia per gli utenti ove il pensionato non sarà sostituito”.
Resta ancora il problema degli spazi, troppo limitati per la domanda che c’è.
“È il momento di fare scelte coraggiose – propone Cozzolino –: si potrebbe eliminare l’emeroteca e adibire quei locali a saletta studio. I giornali potrebbero esser consultati sui tablet con un enorme risparmio per l’amministrazione e l’eliminazione degli archivi cartacei così ingombranti e costosi.
Domani incontreremo degli imprenditori locali che si sono dichiarati disposti a regalare alla biblioteca una fotocopiatrice da mettere a disposizione per l’uso gratuito degli utenti.
Bisognerebbe anche prendere il considerazione l’idea del gestore del Bar Poeta che voleva allestire lo spazio esterno con accesso da Corso della Repubblica per eventi culturali, presentazioni di libri e per uno spazio dedicato allo studio quando le condizioni meteo lo permettano.
Segno che quando si lavora bene per migliorare le città e ci sono progressi anche i cittadini si attivano per il bene comune.
Ma a questo punto l’amministrazione e il sindaco devono fare la loro parte riprendendo in mano il settore cultura per troppo tempo abbandonato alle proprie sorti”.