L’ATTIMO FATALE DI ROBIN WILLIAMS
Quando muore una persona/personaggio famoso, qualche ora dopo la notizia tutti vengono a conoscenza fin nei minimi dettagli di vita, opere e miracoli di lui. Diamo dunque per già acquisite le informazioni sulla carriera, i film e, purtroppo, la inaccettabile morte di Robin Williams. E’ stato detto di lui che fu geniale. Noi saremmo più cauti ad evitare di scivolare nel retorico. Geniale è stato Chaplin, senza offesa per lui Fellini o Kubrick nel senso che il genio supera comunque i confini del prevedibile. R. Williams è stato indubbiamente un attore di talento. “Un grande attore non è né un pianoforte, né un ‘arpa, né un clavicembalo, né un violino, né un violoncello; non ha un accordo che gli sia proprio , ma assume l’accordo e il tono adatti alla sua parte, e sa conformarsi a tutte. Ho un alto concetto del talento di un grande attore: è un uomo raro, raro quanto e forse più del grande poeta”. Così D.Diderot (Paradosso dell’attore), il cui pensiero dedichiamo sentitamente a Williams, attore multiforme, dai più diversi registri voce compresa (doppiatori a parte). Capace di incarnare quel fantastico paradosso che è, appunto, un grande attore.