#VistoDaFuori VACCINI, I DANNI DELLA PROPAGANDA E COSA FARE
Ciao, mi chiamo Roberto Russo e ho 26 anni. Sono nato e cresciuto a Latina, mi sono trasferito a Pisa dove ho studiato Chimica all’Università statale. Durante gli studi mi sono avvicinato alla politica studentesca, fino ad arrivare a ricoprire il ruolo di rappresentante degli studenti nel Consiglio d’Amministrazione dell’Università di Pisa. Finiti gli studi mi sono trasferito a Siena, dove attualmente lavoro in azienda farmaceutica.
VACCINI: UNA NUOVA SPERANZA
Continua in Italia l’emergenza morbillo: sono arrivati a quota 2000 i casi di morbillo registrati dall’inizio del 2017, con un aumento del 300% rispetto all’anno precedente. Tutti gli esperti concordano che il motivo di questa epidemia risiede nel calo delle vaccinazione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni: dai dati raccolti (per vedere i dati in info grafica clicca qui) emerge che quasi il 90% delle persone colpite dal patogeno non erano state sottoposte a vaccinazione. Eppure, nonostante i dati allarmanti, il fenomeno del calo delle vaccinazioni non sembra arrestarsi. Da cosa deriva il timore per una pratica che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come “one of the most successful and cost-effective health interventions”? Perché tanta riluttanza nonostante gli straordinari risultati ottenuti dalle vaccinazione di massa su malattie come Polio, Pertosse e Difterite, che ad oggi risultano debellate? Sebbene le cause della crescente paura nei confronti delle vaccinazioni non siano di semplice interpretazione, risultano invece lampanti le speculazioni messe in atto da chi cerca oggi di cavalcare l’onda anti-vaccinista: sono numerosi i politici, sopratutto appartenenti al M5S, che negli ultimi tempi hanno costruito su questo tema una vera e propria battaglia politica populista, al fine di accrescere il consenso e accaparrare quanti i voti degli anti-vaccinisti, senza prestare minimamente attenzione agli esperti in materia. Se il quadro sembra essere così drammatico, quale può essere “La nuova speranza”? Le recenti azioni messe in campo dal Governo e da alcune amministrazioni locali, in primis Emilia-Romagna e Toscana, sembrano segnare un’inversione di tendenza sul tema. Tra queste vi è il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione, che estende il calendario vaccinale e la gratuità di questi, e l’obbligo delle vaccinazione per accedere alle scuole d’infanzia. Queste forti azioni politiche sono state inoltre accompagnate da campagne di sensibilizzazione, promosse dalle istituzioni e da diversi personaggi pubblici, prima fra tutti Bebe Vio, la giovane campionessa paralimpica, diventata una delle principali testimonial della campagna a favore delle vaccinazioni. L’auspicio è che il serio intervento del governo e delle istituzioni risultino efficaci e riescano a promuovere una cultura delle vaccinazione, così da smontare la caccia alle streghe messa in piedi da chi vuole trarre profitto da questa drammatica situazione.