PAOLO SORRENTINO O DELL’ ETERNA GIOVINEZZA

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Youth-La-Giovinezza-Paolo-SorrentinoCon “Youth” Paolo Sorrentino ha dimostrato che il cinema italiano è entrato in un’orbita “spaziale”, si è conquistato cioè uno spazio privilegiato, quello dei grandi classici e capolavori XXI sec. Non è questione di Oscar o di Palma d’oro, ma di più. Si tratta di un’opera completa, modernissima nello stile,  nell’architettura; per l’ordito e la sceneggiatura. Una grande “commedia umana” di cui la vecchiaia è l’ultimo atto del viaggio esistenziale. Come un Balzac o un Dante  avrebbero potuto immaginarla oggi. “La grande bellezza”, metaforicamente infernale, è stato il prologo immaginifico, l’antefatto del capolavoro; “Youth-La giovinezza”, metaforicamente purgatoriale e paradisiaco, la prosecuzione in crescendo. L’uno, all’insegna della “perdizione” ovvero della dannazione di una società opulenta in disfacimento, attraverso la lente deformante di un luogo emblematicamente e moralmente deputato (Roma); l’altro, all’insegna della redenzione, del riscatto e della resa dei conti di una vita attraverso la lente della vecchiaia, che della vita è la cartina di tornasole evidenziandola in ogni variegatura, nelle sue pieghe più intime e nevralgiche.

SINDACATI GRAY-BLOKER

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

scuola-sciopero-generaleCi risiamo. Dopo tanti anni si torna a parlare del famigerato blocco degli scrutini, arma indecente degli ancor più indecenti sindacati. Un’arma da lanzichenecchi dalla quale i docenti farebbero bene a difendersi con armi ben più nobili, le armi critiche. In altre occasioni abbiamo scritto (e dichiarato) che sarebbero stati gli insegnanti, quelli più “instabili” (non solo per il precariato) a sancirne il ritorno trionfale, quindi, a resuscitarli dall’agonia in cui salutevolmente (per la salute pubblica) versavano. Per due motivi contestatissimi da sempre: la valutazione del proprio operato, il potere dei dirigenti-presidi.  E non hanno perso tempo, i sindacati, a risfoderare il consunto armamentario della protesta/rivolta in nome dei diritti dei lavoratori della scuola, contro la “dittatura” dei presidi manager. Una domanda: quale funzione costoro avrebbero dovuto avere nella scuola-azienda di stampo berlusconiano ? Evidentemente tecnico-sportivo (!) non essendo tenuti a garantire la qualità né dei docenti né dei contenuti, limitandosi a gestire una scuola di “pu-pazzi”.

JOANNES SONG (E VIA E VIA E VIA….)

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Dai blogger

giovanni-di-giorgi-2(Per un prologo ad una commedia che resterà incompiuta) Adesso  va   via   Lui Sbatte irato la porta / poi s’abbatte per terra / e  via  e via  e via…. È ansimante il respiro / gira a vuoto la testa / Gli vien meno la Forza / d’Italia già  scissa / ma Latina è tranquilla / e di nulla s’avvede  Tutti sanno che l’uomo / è  d’argilla composto / e via  e  via  e  via  Ricomincia la festa / più nessuno protesta / anche Questo ha toppato  Or si aspetta qualcuno /che dal Nulla risorga / ma “pelato” non sia / e via  e  via  e  via….  Lui ormai è annegato/ adesso è un agnello / ribaltato e spelato  da lupi e avvoltoi / braccato e annientato / e via  e  via  e via…..  Ci ha tutti fregati / La città  senza appello/ ha mollato allo sbando  In  assenza  costante /senza fama né gloria  / con il naso all’insù   non riesce a capire / che  l’impresa è finita / e  via  e  via  e  via…. La città è sfinita / se non vuol  più soffrire  /senza colpo ferire  con dolore o con gioia / finalmente si arrenda…. L’ importante è finire!

LA BUONA SCUOLA: IL SOGNO IMPOSSIBILE DI RENZI (“L’UOMO CHE RIDE”)

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Renzi_buona_scuolaDopo quarantaquattro anni nella scuola (come docente e dirigente), sappiamo di che cosa parliamo. Proprio per questo continuiamo a professare il nostro scetticismo sorridendo ed irridendo alla tanto reclamizzata “buona scuola”. Non fosse altro perché continuiamo a constatare che si persiste ad affidarne il governo, i rattoppi, le pianificazioni ministeriali a quanti di essa poco realmente conoscono se non in modo orecchiato o approssimativo. Sorridiamo nel sentire annunciare:  più Arte, Musica, Diritto; più potere ed autonomia ai presidi/dirigenti; più autonomia nei programmi e nella didattica; più controllo dei docenti ( non pochi in-docenti); non più aule “pollaio”;  più cultura. Per un paese come il nostro, che della cultura ha fatto carta straccia, quest’ultimo obiettivo sembra davvero risibile.

Ansa

SKY TG24

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