Cultura, ennesimo spreco del comune
Si è svolta questa mattina la seduta della commissione cultura del comune di Latina, dove i dipendenti dell’ufficio Europa hanno illustrato i bandi sui quali si sta lavorando per reperire somme per iniziative e progetti locali. Proprio su questo tema è stata persa l’ennesima buona occasione. “Terzo rimpasto e terza volta senza assessore alla cultura – commenta il consigliere del PD Alessandro Cozzolino – settore che nel frattempo è in caduta libera. Ecco alcuni numeri: il sistema museale perde circa mille visitatori l’anno dal 2011, i dipendenti assegnati a quel ramo sono passati da 9 a 4 e la politica non è stata in grado di realizzare neanche il regolamento di ciascuna struttura, necessario a reperire dei fondi regionali ed europei. Una discussione iniziata a novembre dell’anno scorso per redigere tali regolamenti e mai giunta a conclusione, con il risultato che sarà praticamente impossibile completare l’iter di approvazione entro la data utile a presentare la domanda in regione per repire risorse utili al funzionamento delle strutture museali”. Il termine in questione è infatti il 3 febbraio di quest’anno, come ribadito oggi dagli uffici, ed è chiaro che in quattro giorni (compresi il sabato e la domenica) sarà impossibile discutere, eventualmente modificare e approvare (prima in commissione e poi in Consiglio Comunale) i nuovi regolamenti per presentare la richiesta di finanziamenti entro la data stabilita. “Da quando abbiamo iniziato a trattare l’argomento – afferma Cozzolino – non c’è stata commissione cultura in cui non abbiamo sollecitato la maggioranza ad accelerare i tempi. Gli sforzi compiuti anche dagli uffici per redigere una prima bozza dedicata ad ogni stabile sono andati vani per negligenza di questa amministrazione, per la quale la cultura è una delega suoperflua, quasi un fastidio, mentre per il PD è un’importante risorsa da sfruttare e far crescere. Già senza assessorato dal 2011 e adesso anche senza presidente di commissione – Tripodi ha lasciato da giorni il posto dopo essere stato nominato assessore al commercio e deve ancora essere individuato il sostituto dalla maggioranza – il settore è allo sbando più totale. Sollecitiamo – conclude Cozzolino – il sindaco ad adottare urgenti provvedimenti, per far si che inadempienze che costano caro a tutti i cittadini non si ripetano più”.
Latina, cultura allo sbando
“Che a questa amministrazione non interessasse poco o nulla di cultura lo si era capito già a leggere le deleghe degli assessori, con nessuno nominato a ricoprire questa carica, ma oggi siamo allo sbando più totale.” Esordisce così Alessandro Cozzolino, consigliere comunale PD e componente della commissione cultura nel suo comunicato stampa. “Terzo rimpasto e terza volta senza assessore alla cultura, settore che nel frattempo è in caduta libera. Ecco alcuni numeri: il sistema museale perde circa mille visitatori l’anno dal 2011, i dipendenti assegnati a quel settore sono passati da 9 a 4 e la politica non è stata in grado di realizzare neanche il regolamento di ciascuna struttura, che potrebbe aiutarci a reperire dei fondi regionali ed europei. Abbiamo iniziato la discussione su questo tema in commissione – continua Cozzolino – e poi si è arenato tutto come sempre fino ad arrivare al paradosso di pochi giorni fa, in cui addirittura è stato il PD con Omar Sarubbo a presiedere la commissione vista la decadenza del presidente (divenuto assessore) l’assenza del vicepresidente e l’assenza dei commissari titolari della maggioranza in commissione. Altro tema è quello della biblioteca.” Afferma il consigliere PD: grazie ai nostri emendamenti in bilancio sono stati acquistati e istallati tablet e libri digitali, ma tutte le altre proposte mirate a migliorare il servizio, se pur a costo zero e votate anche dalla maggioranza in commissione, sono rimaste su carta, più per disinteresse che per reali difficoltà di realizzazione. C’era l’idea di utilizzare le stanze liberate al piano terra dagli uffici per ampliare lo spazio studio, abbattendo semplicemente dei tramezzi. Tutti d’accordo, ma nulla di fatto. Stessa sorte per liberare la stanza in cui si trovano le attrezzature dei non vedenti. Abbiamo proposto di portarle presso le apposite associazioni dei non vedenti che ci hanno dato la loro disponibilità, garantendo gli stessi orari della biblioteca. Anche qui, tutti favorevoli ma nulla di fatto. Siamo ancora in attesa inoltre di capire come andrà a finire la proposta targata PD per la donazione alle scuole dei tablet che, dati in dotazione ai consiglieri comunali, sono stati restituiti e ora giacciono in qualche armadio del comune. Anche qui – continua Cozzolino – tutti favorevoli alla proposta PD, ma a parte qualche foto pubblicata sui social network dai consiglieri di maggioranza ad oggi (più di due mesi dall’approvazione della proposta PD) non è ancora dato sapere neanche quanti sono i tablet restituiti. L’università inoltre è completamente abbandonata a se stessa, con gli studenti che hanno perso prima la mensa, poi la casa dello studente e adesso anche i ticket restaurant senza che nessuno della maggioranza muovesse un dito. Alla luce di tutto questo – conclude Cozzolino – che è solo una piccola parte di quello che è accaduto in questi tre anni di amministrazione Di Giorgi, apprendiamo con rammarico che neanche in questo terzo rimpasto è stata assegnata la delega alla cultura”.
Un nuovo modello di sanità: le case della salute
Siete invitati a partecipare all’incontro “Un nuovo modello di sanità: le Case della salute”, in programma venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 17.00, presso il Circolo Cittadino di Piazza del Popolo a Latina, al quale interverranno: - Alessio d’Amato, Dirigente della Cabina di regia del Servizio Sanitario Regionale, - Enrico Forte, Consigliere Regionale Partito Democratico, - Rosa Giancola, Consigliere Regionale Per il Lazio. L’iniziativa intende illustrare nel dettaglio le novità introdotte a livello regionale nel sistema dell’assistenza sanitaria, e in particolare nella provincia di Latina. I pesanti tagli ai bilanci della sanità hanno reso necessaria una profonda revisione della rete di assistenza sul territorio, e la conseguente chiusura o ridimensionamento di alcuni ospedali, soprattutto nei centri minori, ospedali che rappresentavano un punto di riferimento per i cittadini. La Regione Lazio, adottando un sistema già sperimentato in altre regioni italiane, e con una decisa inversione di tendenza rispetto al recente passato, ha scelto di investire sulla sanità pubblica pur tagliando su sprechi e risorse. Sono nate così le Case della salute, strutture che, utilizzando i nosocomi esistenti, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di assistenza dei cittadini. Tra le prime cinque inserite nel programma della Giunta Zingaretti, c’è quella che sarà a breve realizzata a Sezze, il cui ospedale è dotato di un fabbricato aggiuntivo, idoneo a poter ospitare la Casa della Salute: si tratta, quindi, di una modalità del tutto nuova per il Lazio e per la provincia di Latina, che ha come obiettivo quello di garantire ai residenti dei centri minori un diritto essenziale, quello alla salute. <Il tema dell’integrazione socio-sanitaria – sottolineano Enrico Forte e Rosa Giancola – e quindi della Casa della Salute rappresentano un tema importantissimo soprattutto alla luce della attuale situazione finanziaria: la volontà di procedere con la nascita delle Case della partendo da Sezze sono un chiaro segnale del valore che l’amministrazione regionale attribuisce all’assistenza sanitaria>.