Lo spirito di Ventotene
“I giorni appena passati sono stati caratterizzati da una intensa attività anche internazionale, a cominciare dalla storica visita del presidente Rouhani che ha scelto l’Italia come prima tappa dopo l’accordo sul nucleare e la fine delle sanzioni. Ma l’attenzione dei media si è concentrata soprattutto sull’incontro con Angela Merkel. Sintetizzo così: l’Italia per anni aveva un debito morale con le istituzioni europee – e io dico soprattutto con i propri concittadini – perché parlava di riforme che non riusciva a realizzare. Adesso le cose sono cambiate. Le riforme sono leggi e dopo tre anni di recessione è tornato il segno più nei fondamentali economici. Possiamo tornare a fare il nostro mestiere, dunque. E il nostro mestiere è guidare l’Europa, non andare in qualche palazzo di Bruxelles a prendere ordini.
Del resto l’Europa è figlia di un grande sogno, ideale e idealista. Il sogno di chi – rinchiuso in un’isola al confino – ebbe il coraggio e la forza di sognare gli Stati Uniti d’Europa.