Cozzolino: intervento consiglio comunale sulla fiducia a Di Giorgi

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in News

Cozzolino 18“Il sindaco Di Giorgi, il giorno delle sue dimissioni, ha fatto affermazioni gravi. Ha usato termini forti come “interessi personali”, “egoismi”, “litigiosità” e “personalismi”. A queste affermazioni noi del Partito Democratico ci aspettavamo nomi e cognomi, situazioni precise e invece il primo cittadino ha parlato di massimi sistemi senza dare seguito alle importanti parole pronunciate un mese fa. I cittadini e noi che sediamo in consiglio comunale abbiamo il diritto di capire con chi stiamo a che fare, con chi governa la città. Se qualcuno ha imbrigliato l’operato del sindaco vogliamo sapere chi è stato e in quale occasione ha operato per personalismi”:

Questo il duro attacco di Cozzolino durante il consiglio comunale del 26/11/2014

“Un sindaco libero – ha continuato Cozzolino – avrebbe confermato le sue dimissioni e non sarebbe tornato indietro rispetto alle “irrevocabili” parole. Invece, stando sotto scacco dei partiti, è stato costretto a tornare e alle loro condizioni. Oltre a ciò, se fosse un ritorno coscienzioso, avrebbe portato in consiglio comunale la nuova giunta, i nuovi assessori. E invece, niente di niente. Questo vuol dire che le trattative fra partiti sono ancora in atto”. 

“In tutto questo la città è stata completamente abbandonata a se stessa – continua Cozzolino -. C’è stato l’allagamento di un intero quartiere della città e nessuno ha proferito parola, abbiamo avuto le minacce ad un magistrato ed un incidente ad una scuola con un cancello che si è staccato colpendo pericolosamente un bambino. I cittadini vogliono queste risposte invece il sindaco di Latina era troppo impegnato in trattative private con i singoli consiglieri di maggioranza”.

 “Sull’urbanistica adesso tutti chiedono più trasparenza mentre noi del PD sono anni che chiediamo di portare tutte le modifiche in consiglio comunale invece di farle passare solo per la Giunta. Riconoscere un comportamento errato vuol dire due cose: o si deve dimettere perché ha agito male in quanto capo dell’amministrazione o perché sono passate le cose sotto il naso e non se ne è accorto”.

“Adesso tutti a parlare di Aielli e a mandare messaggi di solidarietà – conclude Cozzolino – ma tutte la maggioranza si è dimenticata di come un rappresentante del governo cittadino ha definito “bravate” degli atti intimidatori avvenuti in città. Tutti questi episodi dimostrano l’incoerenza di una maggioranza che ha perso la sua identità, la sua ragione di esistere. Per questo continueremo a lavorare, da opposizione, affinché si torni subito a votare un nuovo sindaco che ami veramente la città di Latina”.

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