Cozzolino: “la maggioranza ha un solo obiettivo: le poltrone”
«A due anni dalla sua elezione si può tracciare un bilancio del mandato del sindaco Di Giorgi: è del tutto fallimentare». Alessandro Cozzolino, consigliere comunale del Partito democratico, spiega come le beghe interne alla maggioranza abbiano da tempo completamente bloccato l’attività amministrativa a tutto discapito della città, che vive una delle impasse peggiori della sua storia amministrativa.
«Da mesi questa maggioranza è ferma alle ripicche politiche e alle pretese – commenta Cozzolino – e adesso siamo al caos finale con la continua rivendicazione di posti e poltrone, ma è tutto finalizzato al gioco di potere. Non c’è traccia di contenuto in questo chiacchiericcio reiterato su chi deve o vuole fare cosa. Non si capisce se i ruoli devono essere cambiati perché non vanno bene le politiche messe in campo o le persone. E nel frattempo la città va sempre più alla deriva».
Pochi provvedimenti sparuti e senza nessuna progettazione e tanti litigi sulla spartizione delle poltrone.
«La sconfitta cocente subita alla Regione Lazio prima e alle ultime elezioni amministrative poi ha diminuito gli ambiti di spartizione cui il centrodestra della provincia di Latina era abituato – continua il consigliere comunale del Pd – con la immediata conseguenza di una isteria collettiva tutta deputata a cercare posti al sole.
Ma nel frattempo non si sciolgono i nodi fondamentali dell’amministrazione della città.
Sulla metropolitana leggera si continua a temporeggiare in cerca di una soluzione che evidentemente nessuno ha intenzione di trovare; in molti si dicono favorevoli al porto di Foce verde salvo poi votare l’ampliamento del depuratore di Borgo Sabotino incompatibile con un’infrastruttura portuale; la cultura è un settore allo sbando, con un’offerta improvvisata e delegata alla buona volontà delle associazioni (non è mai stato nominato un assessore al ramo); il commercio è in sofferenza non solo per la crisi che in questa provincia continua a far sentire i suoi effetti devastanti, ma anche perché il settore non ha mai avuto guida credibile e provvedimenti di governance (lo sportello unico per le attività produttive rimane una promessa sigillata su carta straccia); a pochi giorni dal termine ultimo per l’approvazione del bilancio preventivo gli uffici sono in affanno perché la politica non detta nessuna linea, ancora una volta il bilancio sarà non un documento di programmazione ma una lista di provvedimenti frammentari e slegati che non portano nessun beneficio alla città; e come non citare la brutta figura fatta a proposito dell’istituto superiore Vittorio Veneto con la Provincia che beffa il Comune e ne smentisce le operazioni. Che fine ha fatto quella tanto sbandierata filiera di governo che avrebbe dovuto risolvere i problemi della città di Latina? Si è persa nei rivoli di una politica rivendicatoria e di poltrona che nulla a che fare con la buona amministrazione di una città che pure avrebbe risorse per diventare protagonista della vita sociale e politica».
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