Di Giorgi, numeri da crisi. Votano in 16 su 33
Cozzolino (PD): “la maggioranza ha votato un bilancio con l’unico scopo di sopravvivere. I milioni di euro di debiti, le numerose inchieste e il numero dei consiglieri di maggioranza che l’hanno votato (appena 16 rispetto ai 24 previsti) descrivono la fine di un percorso politico. Di Giorgi va avanti a forza di inerzia ma è sempre più accerchiato dai suoi stessi alleati”
“L’approvazione di questo bilancio è la traduzione in atti concreti degli obiettivi che questa amministrazione si è data fin dall’inizio della loro esperienza di governo. Come è emerso anche in questa ultima votazione sul Bilancio la maggioranza ha testimoniato di avere a cuore un solo punto: la sopravvivenza politica ad ogni costo”. Così interviene Alessandro Cozzolino, Capogruppo del Pd in consiglio comunale.
“E’ evidente a tutti che il Bilancio votato in mattinata è un documento che sancisce una crisi irreversibile – afferma Cozzolino -. Da una parte abbiamo una crisi finanziaria, con ben 23 milioni di debito che hanno costretto questa maggioranza a portare le aliquote al massimo come stessimo già in dissesto (vedi Irpef e Tasi). Dall’altra c’è la crisi politica testimoniata dai numeri degli stessi consiglieri comunali di maggioranza che l’hanno votata: andare in seconda seduta e avere solamente 16 voti a favore, invece dei 24 previsti, è la prova lampante di un governo che si regge per inerzia, che non ha più ragione di esistere”.
“Continuare ad andare avanti in questo modo – afferma Cozzolino – vuol dire fare del male alla città. Votare un Bilancio di questo genere nascondendo i problemi (economici e di gestione) non è la soluzione. I nodi, prima o poi, vengono al pettine. Abbiamo già le testimonianze delle Terme, di Latina Ambiente, della Svar e della Metro. A queste dobbiamo aggiungere le nuove inchieste: lo stadio, la variante di borgo Piave e le cooperative del verde pubblico. Nascondere la polvere sotto il tappeto non è la soluzione. Questa maggioranza sta facendo proprio questo pur di andare avanti per opportunità politica di pochi”.
“Nel Comune di Latina non c’è un vero piano di rientro nonostante i debiti conclamati – continua Alessandro Cozzolino -. Si aumentano le tasse ma si spende il triplo per il mantenimento del verde pubblico (1 milione e 200mila euro), si taglia sul trasporto dei disabili ma si mantiene inalterato il costo delle spese telefoniche (800mila euro l’anno), si taglia sui costi di gestione dell’emergenza freddo ma continuate a finanziare il Circo. Insomma, si fanno le cose al contrario. Si taglia sulle necessità e si continua a sprecare su servizi non imprescindibili. Il tutto senza calcolare che per il turismo sono stati messi a disposizione solo 20 mila euro per coprire l’intero anno mentre sulla cultura questa amministrazione non ha investito nulla, zero”.
Alessandro Cozzolino, durante il suo intervento in consiglio comunale, si è rivolto al sindaco Di Giorgi con queste parole:
“La verità caro sindaco è che il cerchio si stringe intorno a lei. I debiti prodotti e l’incapacità di questa amministrazione di ottimizzare le risorse rischiano di far finire questa esperienza di governo con un fallimento finanziario. I consiglieri che sostengono la sua azione diminuiscono sempre di più fino addirittura a necessitare sempre più spesso dell’utilizzo della seconda convocazione per approvare atti fondamentali come quelli propedeutici al bilancio e il bilancio stesso. Tutto questo la rende debole e ricattabile politicamente, sempre sul rischio della sfiducia”.
“La città non è solo Piazza del Popolo e la nuova isola pedonale – conclude Cozzolino -. Amministrare Latina vuol dire aiutare tutti gli operatori commerciali, anche quelli lontano del centro storico, vuol dire aiutare le famiglie in difficoltà non aumentandogli le tasse comunali. Latina è rappresentata anche dai tanti disabili che senza un trasporto idoneo (tagliato) rischiano di rimanere isolati. La città sono i giovani che state costringendo ad andar via non per scelta loro ma per incapacità di chi non si rende conto dell’opportunità che ci da l’università. Lo sviluppo di Latina passa anche dai borghi che continuano a pagare per servizi che non hanno. Questo bilancio palesa l’incapacità di risolvere questi problemi, per questo abbiamo votato contro e faremo di tutto per tornare al voto il prima possibile”.
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