Di Giorgi senza maggioranza, deve far commissariare il Comune

Cozzolino: “dopo l’uscita di Forza Italia il sindaco Di Giorgi non ha più alcuna possibilità di poter governare la città. Il primo cittadino deve rendersi conto di ciò e abbandonare la sua posizione. Per la città è meglio avere un commissario esterno per traghettare la città verso le elezioni del 2016” 

 “Nel consiglio comunale di oggi si è ufficializzato ciò che il Partito Democratico sta dicendo da settimane: il sindaco Di Giorgi non ha più una maggioranza che lo sorregge. Forza Italia, dopo aver votato favorevolmente al bilancio consuntivo, ha dichiarato di non voler più sostenere il sindaco e di ritirare tutte le deleghe. Con questi numeri il sindaco Di Giorgi non ha più una maggioranza, non può più governare la città, deve rassegnare le dimissioni e far posto al commissariamento”. Così Alessandro Cozzolino, capogruppo del Pd in consiglio comunale, interviene dopo il consiglio comunale di oggi. 

“La città di Latina non può permettersi di rimanere un anno con un sindaco senza maggioranza – afferma Alessandro Cozzolino -. Il consiglio comunale di oggi ha sancito la fine di questa legislatura e la fine di Di Giorgi come sindaco. Con l’uscita di Forza Italia dalla maggioranza nove consiglieri comunali passano all’opposizione e fanno, di fatto, cadere ogni possibilità di sopravvivenza del governo cittadino. Di Giorgi non può permettersi più di nascondersi o di rimandare le decisioni. La sua esperienza da sindaco è finita, ed è finita con un fallimento tale e quale a quello del suo predecessora al quale, appena quattro anni fa, si proponeva come alternativa di governo”.

“Il Partito Democratico, dopo aver preso atto dell’assenza di una maggioranza – conclude Cozzolino -, ha deciso di uscire dall’aula senza presentare alcuna mozione. Presentare una mozione ad un sindaco senza maggioranza non ha alcun senso. Ora aspettiamo solo le decisioni del primo cittadino. Non ci sono possibilità di rimpasto e l’unica via d’uscita sono le dimissione ed il conseguente commissariamento”.