Gestione rifiuti, la posizione del Comune lascia il problema discarica

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in Uncategorized

La giunta ha approvato una confusa delibera sulla gestione del sistema dei rifiuti solidi urbani del comune di Latina. Una delibera che lascia inalterati i problemi e che rischia di far pesare sui cittadini di Latina il costo delle fratture interne al centrodestra che dilaniano i rapporti tra Comune, Provincia e Regione. «Ci avevano raccontato – commenta il consigliere comunale del Patito democratico Fabrizio Mattioli – che l’elezione del sindaco di Latina avrebbe risolto gran parte dei problemi del comune, soprattutto in materia di rifiuti, grazie alla famosa filiera di governo. Oggi ci accorgiamo che quella filiera, oltre a non funzionare, rappresenta anche un ostacolo per il Comune di Latina. Il vero obiettivo da perseguire era quello della chiusura della discarica di Borgo Montello e della definizione di più impianti di trattamento a livello provinciale. Solo il Comune di Latina, invece, conferirà i rifiuti indifferenziati nell’impianto di Aprilia, rifiuti che all’80% ritorneranno nella discarica di Borgo Montello gestita da Ecoambiente. Purtroppo la strada intrapresa al di fuori di ogni forma di coordinamento non fa altro che aggravare i problemi».

Il Comune di Latina, infatti, pagherà prima per il conferimento ad Aprilia e successivamente per il conferimento del sovvallo nella discarica di Ecoambiente determinando l’applicazione di una doppia tariffa alla quale andrà aggiunto il costo del trasporto. «La posizione isolazionista del Comune di Latina – aggiunge il consigliere del Pd Alessandro Cozzolino – non risolve il problema della discarica, perché in quella di Indeco continueranno a conferire tutti gli altri comuni e a quella di Ecoambiente verrà allungata la vita. Quello che ci aspettavamo da un’amministrazione comunale era una presa di posizione per chiedere a tutti i comuni della provincia di aderire a un progetto e non il riacutizzarsi dello scontro politico e il lanciarsi in inutili dannose e rischiose fughe in avanti che verranno pagate a caro prezzo dagli abitanti di Latina».

I dati forniti in commissione ambiente sull’andamento della raccolta differenziata nel centro di Latina sono allarmanti: a seguito della scelta di reintrodurre i cassonetti si è verificata una diminuzione della raccolta differenziata del 72,77%; la differenziazione di plastica e imballaggi passa da 240mila chilogrammi a 170mila, mentre l’indifferenziato aumenta da 220mila chili a 300mila chilogrammi. «Il Comune – dice ancora Cozzolino – cerca di ricorrere ai ripari dopo aver adottato politiche sbagliate che non hanno risolto il problema del decoro urbano e che hanno aumentato a dismisura i rifiuti indifferenziati che dovranno essere portati in impianto». «Prendiamo atto come amministratori di questa città – dichiara il capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale Giorgio De Marchis – che veniamo a conoscenza di importanti scelte strategiche, come quella sulla gestione dei rifiuti, soltanto dalla lettura dei quotidiani locali. La vicenda dei rifiuti e la gesitone non è una questione privata del vicesindaco, l’interesse è di tutta la comunità e quindi anche delle forze di opposizione. I cittadini di latina hanno pagato un prezzo già troppo alto alle scelte bizzarre sulla reintroduzione dei casoneti che ha fatto crolalre la raccolta diferenziata e oggi richiano di pagare sula loro pelle una posizione autonomista dle vomune che non porterà benefici per come è stata impostata e che finirà solo per gravare sui costi in bolletta. Ci aspettavamo ci aspettiamo uan discussione nele sedi competenti a partire dalla comsione ambiente e oltre tutti sarebbe opportuno la convocazione agli altri sindaci della provncia perché bisogna responsabilizzare tutti nella gestione dei riifuit e nel conferimento alla discarica di Borgo Montello. Il nostro obiettivo rimane la chiusura vera della discarica che passa per la realizzazione di impianti in provincia di Latina e per il rafforzamento della raccolta differenziata che deve coinvolgere necessariamente tutti e 33 i comuni. A poco servono gli spot demagogici del comune di Latina che ricordo rischiano di essere pagati pesantemente dai cittadini».

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