JOANNES SONG (E VIA E VIA E VIA….)
(Per un prologo ad una commedia che resterà incompiuta)
Adesso va via Lui
Sbatte irato la porta / poi s’abbatte per terra / e via e via e via….
È ansimante il respiro / gira a vuoto la testa / Gli vien meno la Forza /
d’Italia già scissa / ma Latina è tranquilla / e di nulla s’avvede
Tutti sanno che l’uomo / è d’argilla composto / e via e via e via
Ricomincia la festa / più nessuno protesta / anche Questo ha toppato
Or si aspetta qualcuno /che dal Nulla risorga / ma “pelato” non sia / e via e via e via….
Lui ormai è annegato/ adesso è un agnello / ribaltato e spelato
da lupi e avvoltoi / braccato e annientato / e via e via e via…..
Ci ha tutti fregati / La città senza appello/ ha mollato allo sbando
In assenza costante /senza fama né gloria / con il naso all’insù
non riesce a capire / che l’impresa è finita / e via e via e via….
La città è sfinita / se non vuol più soffrire /senza colpo ferire
con dolore o con gioia / finalmente si arrenda….
L’ importante è finire!
Non avendo più parole da spendere circa una situazione a dir poco paradossale, in verità assurda ed indecente in cui versa la città tra incuria, rattoppi dell’ultim’ora e interventi a cavolo per giustificare fondi (europei) altrimenti non spendibili (le piste ciclabili al centro), ce la caviamo con uno “scherzo” tanto per sopravvivere agli eventi! Non sappiamo se il Sindaco resisterà. In tal caso scriveremo della “Resistibile riaffermazione di John Di”. Per ora, immaginiamo l’altra ipotesi, quella della “Discesa e caduta nella città Mahagonny” (allusione a Brecht, vedi su Google!). Consapevoli che non sempre ha senso dare addosso a soggetti politici i quali, spesso, vengono intralciati nelle loro buone intenzioni, tuttavia non possiamo giustificare l’inerzia o l’incapacità di chi si è lasciato sopraffare da forze inique, non ha saputo dare ascolto a forze se non autorevoli, almeno di buon senso “comune”. Latina è allo sbando, una città dove le tante energie e sinergie intellettuali, culturali, artistiche sono soffocate dallo squallore ed insignificanza dovute alla mancanza di idee, agli squallidi cabotaggi della disastrosa politica locale. Una città governata dagli “imbiancatori” (imbrattatele) vale a dire i mistificatori della politica e della cultura. Per questo dubitiamo che le “FF” (Forzisti e associati) arrivino al macello dell’ “agnello” interessate piuttosto a mantenere lo statu quo. Quanto alla “testa” (da tagliare) di DG, personalmente la sommiamo a tutte le altre della politica nazionale, diciamo a tutti i “testoni” riguardo ai quali, se ci chiedessero: “chi dobbiamo fare fuori”? Risponderemmo: “Tutti”! E ad ogni testa mozza caduta, facendo schioccare le dita, diremmo “Oplà”! Sarebbe, questo, l’unico modo per salvare l’Italia, ed anche Latina. Una “esecuzione”, purtroppo, impossibile. Per un motivo semplice: per quanto violento possa essere il colpo, le teste non si staccherebbero dalla cervice (! ).
(Giorgio Maulucci)
Tags: Alessandro Cozzolino, Giorgio Maulucci, giovanni di giorgi, joannes song
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