Licenze commerciali: il Ministero richiama Latina
«Sulla vicenda delle licenze commerciali bloccate abbiamo scritto al Ministero dello sviluppo economico che ha chiesto al Comune di Latina di fornire elementi chiarificatori della situazione». Alessandro Cozzolino, consigliere comunale del Partito democratico e da poco nominato componente della commissione commercio, ha ottenuto risposta da Gianfrancesco Vecchio, direttore generale del dipartimento impresa e internazionalizzazione del ministero dello sviluppo economico in merito al mancato rilascio da parte del Comune di Latina delle licenze per aprire bar o altre attività di ristorazione motivata con la mancanza del piano per il commercio.
«Il ministero è stato chiaro – spiega Cozzolino –: bloccando le licenze per bar e ristoranti il Comune di Latina viola la legge che invece, in base al principio costituzionale della tutela della concorrenza, promuove l’assetto libero del mercato secondo condizioni di pari opportunità. Un intendimento che va a favore di tutti: consumatori ed esercenti».
E invece, al contrario di quanto accade anche negli altri centri della provincia di Latina, nel capoluogo chi vuole aprire un’attività è costretto a pagare cifre esorbitanti per comprare una licenza. Che dovrebbe essere invece un normale diritto garantito a tutti i cittadini.
Nella nota de ministero, infatti, si legge: «Con particolare riferimento al settore della somministrazione di alimenti e bevande l’articolo 64, comma 3 del decreto legislativo 59 del 2010 introduce un sistema di programmazione che impedisce alle amministrazioni di adottare misure regolatorie che incidano direttamente o indirettamente sull’equilibrio tra domanda e offerta consentendo interventi limitativi esclusivamente collegabili alla tutela dei valori di rango equivalente al principio di libera iniziativa economica tra i quali in ogni caso non può farsi rientrare la salvaguardia di una quota di mercato in favore degli esercizi esistenti».
«Le scuse accampate dalla maggioranza – dichiara ancora il consigliere – non stanno in piedi: il Comune deve mettersi in regola».
Come anche richiesto dal Ministero.
«In commissione commercio – conclude Alessandro Cozzolino – il Partito democratico lavorerà affinché il Comune di Latina sul tema delle liberalizzazioni si sintonizzi con la legge. Opereremo perché si recuperi in breve tempo il gap che l’atteggiamento protezionistico della maggioranza ha creato tra Latina e il resto di Italia».
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