Ci aspettavamo ben altro dalle proposte della nuova maggioranza consiliare sul tema della gestione dei rifiuti nella città.
E’ chiaro che la città si trova davanti ad una strategia precisa che mira, attraverso il lancio di proclami, parole d’ordine e slogan propagandistici, a far passare l’idea che ci sia in corso un processo rivoluzionario per coprire l’incapacità di affrontare i veri nodi della gestione dei rifiuti solidi urbani.
Basta analizzare i processi gestionali per accorgersi che la tanto decantata “risoluzione in danno”, altro non è che la risoluzione della convenzione sottoscritta dal Prefetto Nardone che affida per il solo 2010 il servizio di bollettazione e riscossione della TIA al Comune, servizio mai attivato dall’ente pubblico.
E’ necessario sottolineare che si tratta della soltanto bollettazione e riscossione delle bollette, ovvero di una parte del servizio svolto dalla Latina Ambiente, che in termini economici rappresentava un aspetto marginale del PEF (Piano Economico Finanziario).
Le altre voci dei servizi come la raccolta differenziata, lo smaltimento rifiuti, la pulizia strade ecc. restano saldamente nelle mani della Latina Ambiente.
In più, la posizione della maggioranza appare ancora più stravagante in quanto espone il Comune e la cittadinanza ad un contenzioso con la Latina Ambiente il cui unico beneficiario rischia di essere il socio privato della società partecipata.
La strategia dell’amministrazione Di Giorgi oltre che pericolosa è anche infondata, infatti, il trasferimento della capacità di bollettazione in capo all’ente pubblico è uno dei requisiti previsti dalla normativa sulla TIA2, introdotta da ieri nel Comune.
Alla luce di ciò la forzatura della maggioranza appare essere inefficace e pericolosa oltre che immotivata.
Il gruppo del PD ha sostenuto e votato convintamente il passaggio da TIA1 a TIA2, perché in primo luogo serviva a ripristinare la legalità e la certezza della norma, violate dalla maggioranza con il voto sulla delibera illegittima del 2006 che sancì il passaggio da Tarsu a TIA1.
La posizioni propagandistiche della maggioranza sono soltanto uno specchietto per le allodole, i veri problemi verranno fuori tra qualche mese quando le bollette arriveranno nelle case dei latinensi ed il servizio continuerà ad essere svolto dalla Latina Ambiente. Il PD aveva presentato una proposta che avrebbe portato alla risoluzione definiva del rapporto con la Latina Ambiente, la soluzione che tutti i latinensi aspettano da tempo. Attraverso una serie di passaggi ravvicinati e mirati si sarebbe arrivati alla risoluzione del contratto di servizio con la Latina Ambiente che avrebbe consentito l’apertura di una nuova stagione nella gestione dei rifiuti con un nuovo soggetto gestore.
Invece, si pensa di risolvere i problemi con la gestione in house della bollettazione e non ci si accorge che i limiti di questa gestione rimangono intatti, ad iniziare dal modello sbagliato di raccolta differenziata, per arrivare alla gestione poco economica dei servizi.
Risulta difficile capire quali potranno essere i benefici reali dei cittadini, se non quello di vedersi recapitare le solite, costosissime bollette, emesse questa volta dal Comune di Latina invece che dalla Latina Ambiente.