Oggi sono 42 giorni che grazie al lavoro fatto con il gruppo consiliare siamo riusciti ad insinuarci nelle divisioni della maggioranza che sosteneva Giovanni Di Giorgi provocandone la caduta a seguito della nostra mozione di sfiducia, approvata con un risultato eclatante, forse troppo poco sottolineato, cioè con 20 voti favorevoli alla sfiducia e solo 7 contrari.
Eppure da quel giorno sembra passato un secolo.
L’entusiasmo e la consapevolezza per aver fatto il bene della città e ottenuto un grande risultato politico-amministrativo sono andati pian piano sostituendosi con la certezza che questo non basta per vincere le prossime elezioni. Non che qualcuno abbia mai pensato il contrario, ma diciamo che inevitabilmente quel sapore di successo si è percepito per ciò che realmente era. Mezza vittoria. Fondamenta solide e importanti su cui costruire la vittoria. Quella Vera.
Conquistare la città di Latina.
Non per darle un colore diverso, ma per darle un governo nuovo.
Un governo che pensi all’interesse della città e non all’interesse di gruppi di potere.
Un governo che premi il merito e non favorisca gli amici degli amici.