Cozzolino ha scelto: Renzi
“Renzi è il leader carismatico che per troppo tempo è mancato al centrosinistra e ha la grande qualità di essere chiaro in quello che dice e soprattutto coerente nel far seguire i fatti alle parole.” Esordisce così il consigliere comunale del PD Alessandro Cozzolino nel comunicare alla stampa la sua scelta nel sostenere come candidato alle primarie del Partito Democratico il sindaco di Firenze Matteo Renzi. “Ho seguito le proposte di Renzi, mi sono recato a Firenze per partecipare al Big Bang e alla Leopolda e ho potuto riscoprire quell’entusiasmo e quella genialità che possono ridare smalto al PD e portarlo alla guida del Paese. Molte persone comuni, non impegnate direttamente nel partito, o addirittura che alle scorse elezioni non ci hanno sostenuto sono pronte a darci fiducia se il sindaco Renzi vincerà le primarie.”
È un’occasione ghiotta e un ragazzo come Cozzolino, sempre tra la gente, che sente bene la pancia della città lo ha capito. “Basta ragionare con i soliti vecchi schemi, prima Margherita-DS poi Franceschini-Bersani e in generale ex democristiani contro ex comunisti. Sono delle definizioni vecchie che non mi sono mai sentito cucite addosso. Io sono un democratico della prima ora e non ho mai avuto la tessera né dei DS né della Margherita. Sono definizioni anacronistiche. Bisogna guardare avanti, avendo certo grande rispetto del passato, ma capendo che tante persone non si riconoscono più dentro alcuni recinti prestabiliti. Inoltre – continua Cozzolino – se il movimento cinque stelle, legato a Beppe Grillo è riuscito ad avere tanto successo il problema sta soprattutto in una politica che almeno a livello nazionale ha perso di credibilità. Matteo Renzi è la persona giusta per ridare dignità al PD e alla politica tutta.” Il consigliere PD sintetizza con una frase il perché del suo sostegno incondizionato al sindaco toscano: “Renzi dice ciò che pensa e fa ciò che dice.” Poi prosegue: “la sua credibilità e capacità gli deriva dai fatti, basta vedere quello che è riuscito a fare a Firenze in così poco tempo: ha risanato il bilancio di un’azienda pubblica comunale, dove molti avrebbero privatizzato lui è riuscito non solo a coprire i debiti, ma a trasformarli in utili. Ha aumentato l’area pedonale della città, creato un biglietto unico per i musei fiorentini superando mille problemi burocratici, digitalizzato moltissimi servizi (un esempio su tutti, i biglietti dell’autobus acquistabili con un semplice sms, via la carta e gli sprechi). Ha una giunta con più donne che uomini e ha dimezzato il numero degli assessori. Insomma, predica bene e razzola bene. Si sposta per Firenze solo in bici o in auto elettrica. È giovane e ha tante idee innovative che possono davvero ridare futuro a questo Paese.”
In conclusione Cozzolino pone l’accento su un concetto. “È il momento di una battaglia generazionale non più rimandabile. Certo il pronostico non ci è favorevole, ma questa volta non si possono fare calcoli e bisogna giocarsi il tutto per tutto.” Poi termina con un appello e una promessa “Chiedo a tutti coloro che hanno sempre sostenuto la necessità di un cambio di passo e di un ricambio generazionale di non farsi prendere da ideologie nostalgiche. L’occasione per realizzare questo obiettivo c’è e porta il nome di Matteo Renzi. La settimana prossima presenteremo il primo comitato, fatto di giovani capaci e di persone che provengono dal mondo dell’associazionismo. Sono convinto che questa sfida si possa vincere e ci riusciremo sfruttando a pieno la nostra credibilità e i moderni mezzi di comunicazione, internet su tutti.”