Piscina comunale. Decisioni ufficiali eluse dalla maggioranza
«È scandaloso che le decisioni prese all’unanimità dalle commissioni non vengano rispettate né dagli uffici né dall’assessorato che elude il normale svolgimento democratico nel Comune di Latina». Sono toni molto duri quelli utilizzati dal consigliere comunale del Partito democratico Alessandro Cozzolino rispetto a quanto sta avvenendo rispetto alla piscina comunale scoperta.
L’otto ottobre scorso in commissione sport e cultura l’assessore Cecere e gli uffici si presentarono per chiedere supporto per la formulazione del calendario per l’utilizzo della piscina scoperta da parte delle quattro società sportive di nuoto e pallanuoto.
«Su un monte di trenta ore settimanali – spiega Cozzolino – la commissione ha stabilito i criteri per la suddivisione dei tempi che è stata decisa in base alla categoria della squadra, alla presenza o meno del settore giovanile, al numero degli iscritti, agli anni di iscrizione alla Federazione italiana nuoto e alla regolarità dei pagamenti nei confronti del Comune. La commissione all’unanimità ha anche stabilito il monte ore a disposizione di ogni società e ha dato mandato agli uffici di redigere il calendario rispettando il monte ore assegnato alle singole società».
Per fare tutto in tempi rapidi due giorni dopo queste decisioni la commissione è stata riconvocata per approvare il verbale della precedente e avviare subito la nuova calendarizzazione.
«Ma a oggi tutto è fermo – lamenta il consigliere del Pd -. Nel frattempo senza nessuna motivazione apparente, con all’ordine del giorno la piscina scoperta, è stata riconvocata una nuova commissione sport, nella quale grazie alle nostre insistenze siamo riusciti a far rivotare all’unanimità la reitera agli uffici di applicare le decisioni dei commissari rispetto alle trenta ore a disposizione di società sportive per gli allenamenti dei settori agonistici e giovanili».
Si era anche stabilito che qualora ci fosse la possibilità di estendere gli orari (le ore necessarie alle società sarebbero cinquanta) la suddivisione si poteva ponderare facilmente sui criteri stabiliti.
«Non c’è motivo chiaro e trasparente per cui la decisione della commissione non debba essere applicata – conclude il consigliere Alessandro Cozzolino -, nelle riunioni che si susseguono sul questo tema l’assessore elude le statuizioni dell’organismo consiliare, svilisce il ruolo delle commissioni ed evita in questo modo di far rispettare gli orari. Si configura un abuso di potere che non possiamo tollerare oltre. Chiediamo dunque di mettere fine a questa incresciosa vicenda permettendo alle società sportive di svolgere in serenità le loro attività secondo gli orari e i criteri stabiliti democraticamente dalla commissione sport».
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