Servizi sociali: la legge Forte è preoccupante

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in Uncategorized

«La civiltà di una città di vede quando riesce a dare aiuto ai più deboli», Alessandro Cozzolino, consigliere comunale del Partito democratico, commenta così la Proposta di Legge n.226 dell’assessore Aldo Forte sul riordino delle Politiche sociali contro la quale si appresta a presentare una mozione in consiglio comunale Una legge che qualora fosse approvata vedrebbe in primo luogo un forte indebolimento del ruolo dei Comuni nella gestione dei servizi sociali.

«Si tratta di un vero e proprio smantellamento definitivo del distretto socio sanitario – commenta Cozzolino -, che invece a oggi rappresenta un’area territoriale di riferimento e un punto strategico della rete dei servizi alla persona e alla famiglia». La vicenda dei senzatetto che ha visto protagonista in negativo il Comune di Latina è emblematica di come non si possa liquidare un sistema così complesso con un solo assistente sociale ogni 10mila abitanti come vorrebbe la legge Forte. «È ormai ovunque considerato acquisito che il parametro minimo sia di un assistente sociale ogni 3-5mila abitanti – dice il consigliere comunale – , la proposta di legge invece non tiene conto della particolarità del territorio e dei cittadini in difficoltà». Il punto più critico è quello costituito dall’opera di centralizzazione e controllo che la Regione Lazio avrebbe sul sistema socio sanitario attraverso l’obbligatorietà, da parte dei consorzi OASI, di nominare i direttori generali da un albo regionale e la facoltà da parte della stessa Regione, in caso di mancato accordo tra i comuni consorziati, di provvedere direttamente alla nomina. «La nomina di 12 nuove direzioni generali per governare un servizio, oggi assegnato a Comuni e distretti – conclude Cozzolino – produrrà un aumento dei costi della burocrazia a fronte di una riduzione delle risorse per i diritti di cittadinanza dei soggetti più deboli. È importante che anche il Comune di Latina si impegni per rimandare al mittente la proposta di legge. Il Partito democratico è fortemente critico su tale proposta e ha iniziato da tempo una campagna di mobilitazione e di ascolto delle istituzioni e delle numerose associazioni che operano in questo settore, confermando il proprio giudizio negativo».

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