Posts Tagged ‘Alessandro Cozzolino’

I RESTI DI UN TEATRO (PARTE I)

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

teatro latinaHo condiviso le lettere inviate al Commissario prefettizio Dott. Barbato da P. Galante e l’attore  S.Pinotti  in merito alla chiusura dei due teatri, associandomi al plauso per la decisione presa. Ne ho già scritto , frammentariamente e , come si suol dire, a caldo su FB, reagendo anche al “proclama” di Pernarella. Ricordandogli  che lui, oggi, si erge a “tribuno della plebe” in difesa dell’annosa, vergognosa situazione del teatro cittadino senza ricordare che altri (tra cui lo scrivente), precedendolo nel tempo, hanno fatto una campagna di proteste ed insulti che nessuno ha inteso ascoltare. Ma al punto in cui siamo, assolutamente grave, è il caso di unire le forze, da qualsiasi barricata esse giungano. Quando si inaugurò il “tempio,” chi scrive segnalò che bisognava subito pensare a renderlo artisticamente e culturalmente agibile. Allora c’era Carlo Fino, che ci piace immaginare come “la buona persona del teatro” (espressione mutuata dal titolo “Der gute mensch von Sezuan”/Brecht), un funzionario del Comune che già da anni provvedeva ad organizzare spettacoli (Cinema Teatro Giacomini).

PIETRO INGRAO: “DIPLOMA DI VECCHIAIA” CON 100 E LODE

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Dai blogger

pietro_ingraoTutti lo ricordano, tutti lo rimpiangono. Recentemente, Giampaolo Pansa ha detto che l’Italia di oggi è lo specchio o il risvolto di quella del 1948, con la differenza che, allora, c’erano uomini della levatura di un De Gasperi, oggi no. Dunque, il rischio conclamato, per il paese,  di un  non ritorno  poiché non ci sono più  uomini capaci come quelli di allora. Per le persone  della mia generazione, Pietro Ingrao è stato uno dei grandi maestri insieme ai  Sapegno, Argan, G.Macchia, R. Bianchi Bandinelli, Paratore (l’unico, tra tanti nomi, tendenzialmente di destra) etc. Maestri ai quali si deve la formazione intellettuale, umana, etica; i quali, direttamente o indirettamente, ti hanno insegnato a leggere e capire Marx, Engels, Gramsci, Gobetti, Galvano Della Volpe.

Teatro chiuso: il Pd l’unico a fare proposte e segnalazioni

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

teatro-d'annunzio-latinaCozzolino (PD): “Chi mette sullo stesso piano l’ex maggioranza e l’ex opposizione lo fa con lo scopo preciso di livellare verso il basso il dibattito politico. Noi non ci stiamo. La verità sta nel fatto che solo il Pd, in questi anni, ha fatto proposte per dare una nuova vita a teatri, musei e biblioteca. Parole mai ascoltate da una maggioranza sorda e incapace”

“Chi vuole mettere alla pari la maggioranza inconcludente che ha guidato questa città e l’opposizione lo fa con lo scopo preciso di giustificare Di Giorgi e l’intero centro destra ed avere, così, una banale giustificazione per non voler voltare pagina e cercare il cambiamento in questa città”. Così Alessandro Cozzolino, ex capogruppo del Pd in consiglio comunale, interviene sulla questione teatri in città.

“CON GLI OCCHI DEL DOPO”: LO SGUARDO DI TOMMASO (PARTE 2)

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Dai blogger

con-gli-occhi-del-dopoFiglio di povera gente, Tommaso attraversa tutte le fasi esperienziali della fanciullezza ed adolescenza. Di essa ha gelosamente e gioiosamente conservato, con l’acutezza del cuore e della mente, una sapiente semplicità, che traspare dalla levità della scrittura e limpidezza di una coscienza ed un rigore morale elevati, esemplarmente kantiani. Dove si sono sedimentati gli umori e i sudori, gli odori e i sapori genuini di un paese arcaico, dal mitico passato perennemente vivo in un presente antico e nuovo, in cui il tempo ciclico si alterna a quello lineare. Dove i pregiudizi e i malefici secolari si mescolano ai benefici della modernità, tra i più socialmente e democraticamente importanti la riforma della Scuola Media (anni Sessanta), preclusa nel primo dopoguerra alla maggior parte dei bambini appartenenti alla classe sociale subalterna; orientati, si sa, all’Avviamento, la scuola dei poveri e non intelligenti (!). Un paese dove il bambino di allora ritorna puntualmente ogni volta per mettere alla prova la su ingenuità adulta. Per ascoltare ancora, come in un sogno, il padre -“Il mio Omero”-, raccontare storie meravigliose, che incantavano grandi e piccini.

Ansa

SKY TG24

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