Posts Tagged ‘Alessandro Cozzolino’

Grazie al Pd si discuterà la mozione di sfiducia a Di Giorgi

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

cozzolino_quattrolaQuattrola (segretario Pd) e Cozzolino (capogruppo PD): “la mozione di sfiducia del Partito Democratico è stata firmata anche da alcuni consiglieri di maggioranza. Il 18 maggio ci sarà un consiglio comunale in cui voteremo la sfiducia al sindaco. In quella occasione vedremo realmente chi è attaccato alla poltrona e chi lotta per mandare a casa un primo cittadino inconcludente e dannoso” 

“Il Partito Democratico ha forzato la mano ed ha accelerato la crisi di questa maggioranza. Adesso, grazie alla nostra mozione, porteremo questa crisi in consiglio comunale e solo lì capiremo a che gioco stanno giocando i partiti di maggioranza. Per noi Forza Italia e Fratelli d’Italia sono sullo stesso piano: entrambe i partiti hanno contribuito, in maniera negativa, ad amministrare questa città e a portare Latina al più completo abbandono amministrativo”. Così interviene Alessandro Cozzolino, capogruppo del PD in consiglio comunale, dopo la riunione dei capigruppo organizzata oggi pomeriggio (7 maggio 2015).

LA BUONA SCUOLA: IL SOGNO IMPOSSIBILE DI RENZI (“L’UOMO CHE RIDE”)

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Renzi_buona_scuolaDopo quarantaquattro anni nella scuola (come docente e dirigente), sappiamo di che cosa parliamo. Proprio per questo continuiamo a professare il nostro scetticismo sorridendo ed irridendo alla tanto reclamizzata “buona scuola”. Non fosse altro perché continuiamo a constatare che si persiste ad affidarne il governo, i rattoppi, le pianificazioni ministeriali a quanti di essa poco realmente conoscono se non in modo orecchiato o approssimativo. Sorridiamo nel sentire annunciare:  più Arte, Musica, Diritto; più potere ed autonomia ai presidi/dirigenti; più autonomia nei programmi e nella didattica; più controllo dei docenti ( non pochi in-docenti); non più aule “pollaio”;  più cultura. Per un paese come il nostro, che della cultura ha fatto carta straccia, quest’ultimo obiettivo sembra davvero risibile.

MILANO ALL’ALBA VINCERA’!

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

expo_scontriQuando si rimane senza parole, delle due una: si è esaurito l’argomento; si è avuto un “arresto cardiaco” come nel caso della bestiale strage di Milano, il primo di maggio, primo giorno della Expo. Due avvenimenti che, per una malaugurata coincidenza, riflettono la contraddizione endemica di un paese in cui convivono una straordinaria bellezza ed una politica di ordinaria follia. Un’Italia bifronte, quindi, inquietante. Dove continua a dominare la chiacchiera, la retorica delle stigmatizzazioni, delle accuse reciproche, delle recriminazioni a posteriori (di fallimenti o tragedie evitabili); la ricerca di assurde giustificazioni, di riparazioni ed inconcludenze spesso ridicole o penose. Non ce la facciamo più a sentirli, a vederli questi  Soloni logorroici e senza credito, da mane  a sera, tutti in fila a speculare ed offendere il buon senso comune e con esso la democrazia.

NEL 70° DELLA LIBERAZIONE MILANO “RESISTE” A ROMA

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Cozzolino_MaulucciAbbiamo scritto del 25 Aprile 2015 prendendo le distanze da ogni retorica rimembranza. Per convinzione ideologica e storica oltre che per il rispetto delle lotte e dei morti in nome e difesa della democrazia e della libertà. Abbiamo idealmente partecipato (di passaggio) alla sempre emozionante e sentita manifestazione che si svolge puntualmente, ogni anno, nel luogo deputato della Resistenza romana (Piramide/P.le dei Partigiani), con tanta gente vera e tante bandiere, autenticamente popolare. Nella stessa mattinata abbiamo seguito, in diretta televisiva, la cerimonia tenutasi nello storico e glorioso Piccolo Teatro di Milano, in serata, quella in piazza del Quirinale (a Roma), momenti e cerimonie diversi tra loro per stile e contenuti. Il Piccolo Teatro fu fondato nel 1947 da Paolo Grassi e Giorgio Strehler proprio nel nome della Resistenza, di cui Milano divenne  subito la sede principale delle centrali politiche che l’hanno diretta come attesta la lapide a tutt’oggi visibile sulla facciata del teatro. A quella data la città non aveva ancora sanato le ferite inferte nel quinquennio bellico.

Ansa

SKY TG24

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