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LA SOGLIA DELLA FELICITA’

Pubblicato da admin. In Dai blogger

fabio ricciIntervento del Dott. Fabio Ricci nella C.C. di Latina.

Ci sono vari tipi di eventi, ad ogni livello. L’incontro del Dott. Fabio Ricci -chirurgo oncologo, specialista del tumore al seno- con le detenute della Casa Circondariale di Latina, sabato 27.06, ha segnato una tappa importante nell’ambito delle varie attività previste nel carcere. Non solo per la delicatezza della materia, l’ovvio interesse per il problema specifico, ma soprattutto per il fascino di una comunicazione incentrata sul rigore scientifico, la medesimezza umana, l’estrema chiarezza e semplicità del linguaggio. Per l’arte di spiegare e divulgare la scienza medica sotto forma di intelligente ed avvincente affabulazione mostrando ad una platea “popolare” una serie di celebri seni ritratti da Caravaggio, Sebastiano del Piombo, Tintoretto, Tiziano, Raffaello il quale, col la celebre “Fornarina”, dipinse il seno più bello e perfetto in assoluto che sia stato mai dipinto. Per il resto, seni floridi, rugosi, recisi, anche imperfetti e brutti (La Notte di Michelangelo, due “sacche” apposte su un corpo virile), oggetto di una analisi capillare, edotta e nel contempo semplicissima. Il Dott. Ricci ha  “educato” (tirato fuori) le presenti non solo all’ascolto attento, ma anche alla comprensione senza riserve del complesso problema.

STRACCIONI E STRACCIATI DI IERI E OGGI

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

libertà_partecipazioneOperetta degli stracci” è il terzo spettacolo che proponiamo  nella C.C. di Latina (prima rappresentazione Venerdì 6 marzo, ore 14.30), con le attrici-detenute, parte delle quali hanno consentito di formare un gruppo  “semistabile”, di garantire, quindi, una continuità ed una progressiva crescita personale ed artistica delle medesime. Ciò ha favorito anche l’agevole inserimento di quegli elementi che si sono avvicendati nel corso dei tre anni. Una conferma, questa, della utilità e positività di un gruppo coeso e responsabile; animato non solo dalla curiosità, ma soprattutto dal piacere e dalla consapevolezza dell’essere “professionali”. Il primo spettacolo (Vedersi dentro, 2010-11) è stata una “improvvisazione”, più che altro una lettura interpretativa di testi scritti dalle stesse detenute, drammaturgicamente risolti; una messa a nudo del vissuto di ognuna di loro.

Ansa

SKY TG24

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