La generazione di Telemaco
Non sappiamo se Renzi sia persona colta. Se abbia riletto l’Odissea e se la citazione di Telemaco sia stata estemporanea, orecchiata o frutto di una attenta rilettura del libro primo del poema omerico (Il concilio degli dei). Nel suo discorso d’apertura (semestre europeo) a Strasburgo è stato una volta di più un mattatore di spicco, non propriamente apprezzato dai bacchettoni. Al di là delle critiche -dei favorevoli e dei contrari- noi ci schieriamo con i primi. Allo stato attuale altro non possiamo pretendere avendo il ragazzo ereditato non un paese normale bensì l’equivalente di un inferno dantesco, popolato anche da nobili soggetti (vedi Farinata degli Uberti). Le promesse e gli impegni non mantenute: e quelle dei suoi predecessori ? Sembra che a loro non si richiedesse la ricevuta seduta stante, mai. Come abbiamo già detto-scritto, sta a lui sapersi guadagnare la scena della politica e l’applauso finale del pubblico. Non importa se da primo attore, capocomico o regista dispotico;