“Punire i femminicidi e le violenze danneggia l’unità familiare”. La Turchia vara il decreto
Ricordo, qualche anno fa, un dibattito politico incentrato sul possibile ingresso o meno della Turchia all’interno della comunità europea. Per alcuni cosa da evitare a priori, per le distanze culturali tra il popolo turco e gli stati europei. Per altri strada da percorrere, perché avrebbe potuto consentire alla Turchia di “occidentalizzarsi” soprattutto nel campo dei diritti.
Ecco appunto, i diritti. Su questo campo si stanno facendo purtroppo importanti passi indietro. L’abbiamo visto all’indomani della ripresa del potere da parte di Erdogan, con carcerazioni ingiustificate per uno stato di diritto, pene sproporzionate e restrizioni pesanti per la popolazione. In queste ore purtroppo una ulteriore marcia indietro, che colpisce la popolazione femminile.
Nel 2021 in Turchia sono state uccise 74 donne per mano di uomini. Numeri drammatici che dovrebbero spingere il presidente Erdogan ad inasprire le norme contro chi si macchia di femminicidio o di abusi che spesso si consumano tra le mura di casa.