Posts Tagged ‘Giorgio Maulucci’

L I L I’ P E R B E E N. Dedicato a Lilli Gruber

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

gruberTutte le sere dinanzi alla TV , vedevamo sempre te, alle Otto e Mezzo, poco più.  Noi là rivedere te vogliam, Lilì Perbeen…. Noi  e gli ospiti tuoi, tu attenta ed elegante, ora arguta or pungente, sempre la stessa, Lilì Perbeen… Tu  esordisci pronunciando in un soffio  “buonasera-benvenuti-a-otto-e-mezzo” fino al momento Di  annunciare soddisfatta e fiera “il punto” dell’ineguagliabile Pagliaro: due frasi, due incisi, detti con distacco e glamour professionale come sempre tu, Lilì Perbeen… La telecamera segue il ritmo cadenzato del tuo dire, l’ammiccare signorile, il gesto composto eppur intrigante Con occhio premuroso e accondiscendente, per te Lilì Perbeen… Vedere nel frattempo al  posto tuo L’appassito Fiore mi sconforta. In attesa del ritorno il tuo amabile sorriso pregusto, un po’ meno le tue labbra incautamente carnose…Mi risuona intanto il tuo invitante “arrivederci a domani sera”. Torna presto a sedere a quel tavolo rotondo, alle Otto Mezzo d’ogni sera, come ogni sera, Lilì  Perbeen….

Uno scherzo in poveri versi parafrasando o ricalcando la celebre, bella canzone “Lilì Marleen” di Norbert Schultze, datata 1938, che dedichiamo a Lilli Gruber, conduttrice di Otto e Mezzo sulla Sette, da più di qualche settimana assente; ufficialmente per malattia, sostituita da Giovanni Floris. La Gruber è una giornalista di razza, una professionista di livello alto la quale, a quanto sembra, non ha mandato giù lo sgarbo di vedersi sottratta, all’ultimo momento, l’ospite Romano Prodi, requisito per la prima puntata della  nuova edizione di Ballarò condotta ora da M.Giannini. La RAI è un altro problema italiano, una “sentina di vizi”, volgarmente parlando un porcaio quanto a dirigenze, intrighi politici o clientelari che dir si voglia. Rai-Tre, per la qualità dei programmi, ancora regge anche se pure là imperversano le baronie. Fazio, ad esempio, inappuntabile professionalmente; che spende bene il suo “tempo” (Che tempo che fa), ma che rischia di alienarsi la simpatia di chi come a noi non sfugge la sua subdola bonomia ed untuosa eleganza. Per spiegarci: è il classico barone di sinistra, aristocraticamente “fazioso”, che spopola grazie al peso di ospiti del calibro della Loren –ultima della serie, domenica scorsa-, la quale peraltro ha avuto il merito di farlo scomparire: grazie, Sofia! Si dirà che anche Mike Bongiorno, Pippo Baudo hanno imperversato a tempesta. Ma quelli non erano baroni ma “imperatori”, nel senso che possedevano un carisma, un talento artistico ed una verve che mancano a F.F., un chierichetto d’indole e d’ aspetto. Quando capirà che i suoi stupidi duetti con la inflazionata, oramai fastidiosa Littizietto sono stucchevoli, falsi e senza senso? Chissà. La nostra Lilli, invece, non fa una piega, elegante sì, ma nella sua morbidezza sa mordere. Il Fazio, invece, nel suo perbenismo, “lecca”. La Lilli, assolutamente perbene, non va mai fuori le righe mettendo sempre tutti in riga. E non è poco in trasmissioni dove gli incontri si trasformano in un serraglio (la Gabbia), o in una piazza che, per quanto pulita, sempre un mercato del pesce diventa. Per non parlare del resto. Prima di concludere ci permettiamo di dare un avvertimento a Crozza, per quel che può servire: attenzione a non insistere troppo sulla stessa nota (Renzi) poiché si finisce con lo stonare. Creato un personaggio guai a campare di rendita.

Giorgio  Maulucci

CALABRIA, PROFONDO NERO

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

anime-nere-francesco-munziRiflessione sul nuovo cinema italiano

Sembra che il nuovo cinema italiano sia nuovamente andato in paradiso! Tanti sono i film di giovani promesse esordienti o già affermati; di registi più anziani che, però, danno segni di stanchezza (Pupi Avati). Superata l’impressione del primo impatto, a dire il vero ci si accorge che buona parte della produzione è un riciclaggio, sia pur di tutto rispetto, di copioni per lo più scontati; soprattutto un adeguarsi al sociale complessivamente inteso secondo le richieste del mercato: emarginati, extracomunitari, reietti o diseredati (omosessuali compresi) in alternanza a tematiche “georgiche”. Insomma, un neorealismo di ritorno, in più d’un caso deteriore.

“E ADESSO, POVER’UOMO” ?

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

grillo_travaglioRiuscirà  Renzi  a  segnare il sospirato gol ? Se ne dicono di tutti i colori e davvero non sappiamo dove si andrà a parare. Noi speriamo che egli riesca ad evitare l’autogol. Atteso che il peccato originale risieda nelle pieghe del mal paese Italia, e quindi nel cattivo sistema che l’ha reso a sua immagine, siamo rimasti impressionati dalla pagella che domenica scorsa (trasmissione televisiva La Gabbia) è stata data a Renzi, Napolitano, Grillo. Non tanto dal direttore de “Il Fatto”, quanto da un giovincello saputello e arrogante, docente di Filosofia al  S.Raffaele di Milano, di cui non ricordiamo il nome, che con malevola ironia appelliamo Grilletto. Onestamente anche noi siamo stanchi delle ciance, di quelle dettate da necessità od opportunità (di Renzi), ma soprattutto di quelle gratuite e ideologicamente “gruppettare”, alla M. Travaglio o A. Scanzi.

RENZI E I SUOI POLLI

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

renzi_landiniCi siamo più volte dichiarati favorevoli-contrari a  Renzi, cioè critici. Dovendo però riaffermare, nel prosieguo della sua cavalcata  selvaggia, che nonostante tutte le sue intemperanze e “inesattezze”, al momento l’uomo del destino italiano è lui. Attenendoci  semplicemente ai fatti conclamati e, purtroppo, assai sconfortanti, senza ombra di “servile encomio”. Considerazioni, le nostre, impolitiche, ingenue e sentimentali. Abbiamo sentito  iersera (Faccia a faccia) l’ “infiommato”  Landini (capopopolo della Fiom), uno sproloquio indegno per arroganza e volgarità, comunque rispondente alla logica e allo stile dei sindacalisti; la conferma del modus operandi dei sindacati -fratelli o cugini- e del loro concorso in colpa circa le sorti avvilenti e regressive del paese Italia.

Ansa

SKY TG24

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