Posts Tagged ‘Giorgio Maulucci’

Maulucci intervista Cozzolino

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Cozzolino_MaulucciIn quale misura la formazione scolastico-culturale ti ha “condotto” al PD?

“Intervistato dal proprio preside ai tempi del Liceo come potrei dire che il Classico non abbia influenzato le mie scelte politiche?! Ironia a parte, la scuola è un momento di formazione fondamentale e che segna indelebilmente le nostre vite in qualsiasi ambito. La passione per l’impegno civico/sociale l’ho avuta sempre, ispirata anche e soprattutto dall’ambiente familiare. Associazionismo sin da piccolo negli scout (fino a diventare capo), rappresentante d’istituto, come tu ben ricordi, alle scuole superiori (come si chiamavano allora) e impegno politico/partitico che coincide con la nascita del PD e l’apertura dell’allora segretario Walter Veltroni alla società civile”.

Valutazioni e critiche del/al PD, prima, durante (Bersani) e con Renzi

IL PENSIERO, VOCE DEL SILENZIO

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

paul_klee_angelus_novusIl filosofo direbbe che  “lo stato di emergenza in cui viviamo è la regola”; ce lo insegna “la tradizione degli oppressi” (W. Benjamin). Renzi sì, Renzi no. Sta di fatto che Italia ed Europa sono in un profondo, drammatico stato di emergenza di cui, peraltro, è difficile prevedere il superamento, almeno per ora. Del resto le parole (la chiacchiera) non  sono soltanto il vanto o l’onta di Renzi ma di tutti. Con la differenza che le parole di quanti sono al di fuori o al di sopra del ruolo (di leader, presidente e simili) possono  suonare più credibili non essendo costoro gravati dalla responsabilità di esse propria, invece, di chi è preposto a disporre e decidere. Non è una difesa la nostra, ma una constatazione dei fatti. Probabilmente al punto in cui siamo sarebbe necessario il silenzio. Ci soccorre in proposito il disegno/immagine dell’ Angelus Novus di Klee, al quale apparentiamo la Speranza in volo di  Andrea Pisano (Battistero di Firenze) e, perché no, anche l’Angelo musico di Melozzo da Forlì  (Prado, Madrid). Benjamin individua nell’Angelo di Klee l’angelo della storia (M. Cacciari “L’angelo necessario”, titolo di un suo raffinato libro).  “Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese….il viso rivolto al passato… che accumula rovina su rovine e le rovescia ai suoi piedi….Egli vorrebbe ricomporre l’infranto, ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle.

L’ATTIMO FATALE DI ROBIN WILLIAMS

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Robin_Williams_mortoQuando muore una persona/personaggio famoso, qualche ora dopo la notizia tutti  vengono a conoscenza fin nei minimi dettagli di vita, opere e miracoli di lui. Diamo dunque per  già acquisite  le informazioni sulla carriera, i film e, purtroppo, la inaccettabile morte di Robin Williams. E’ stato detto di lui che fu geniale. Noi saremmo più cauti ad evitare di scivolare nel retorico. Geniale è stato Chaplin, senza offesa per lui  Fellini o Kubrick nel senso che il genio supera comunque i confini del prevedibile. R. Williams è stato indubbiamente un  attore di talento.  “Un grande attore non è né un pianoforte, né un ‘arpa, né un clavicembalo, né un violino, né un violoncello; non ha un accordo che gli sia proprio , ma assume l’accordo e il tono adatti alla sua parte, e sa conformarsi a tutte. Ho un alto concetto del talento di un grande attore: è un uomo raro, raro quanto e forse più del grande poeta”. Così D.Diderot (Paradosso dell’attore), il cui pensiero dedichiamo sentitamente a Williams, attore multiforme, dai più diversi registri  voce compresa (doppiatori a parte). Capace di incarnare quel fantastico paradosso che è, appunto, un grande attore.

FIGLI SCAMBIATI DI MADRE “INCERTA”

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

fecondazione_assistita_eterologaIl delicatissimo, spinoso problema della  fecondazione eterologa unitamente a quello degli embrioni, ci costringe a serie riflessioni sulla ricerca scientifica e relativi rischi o limiti dovuti ad un “eccesso di zelo” in materia. Così fu per la bomba atomica e, a seguire, per  l’inquinamento ambientale, il dissesto idrogeologico, i disastri seguiti allo scoppio e/o radiazioni delle termonucleari  etc. Insomma,  l’eterno problema delle spesso nefaste conseguenze di un progresso mal gestito o, peggio ancora, brutalmente strumentalizzato. Di una natura violata e sconvolta, che si ribella ritorcendo contro gli stessi scienziati  il loro  sicuro azzardo.

Ansa

SKY TG24

SEGUIMI SUI SOCIAL NETWORK

twitter facebook