DUE POESIE PER UNA MEMORIA “SILENZIOSA”
Come annunciano gli altoparlanti del nostro regime, /nel nostro paese, di qualunque sventura sono responsabili / gli ebrei. / I disguidi, che sono in continuo aumento / (poi che la guida è molto saggia, /come spesso ha fatto presente) / non possono originarsi che dagli ebrei in continua diminuzione. / Solo gli ebrei hanno colpa se la fame regna fra il popolo, / benché i capitani della Ruhr mangino soltanto le briciole /che cadono dalle tavole / degli operai./ E dietro c’è solo l’ebreo se / per il pane manca frumento, perché /l’esercito per i suoi campi di addestramento e caserme / ha requisito una estensione di terreno /equivalente ad un’intera provincia. Siccome/ l’ebreo è una sciagura per il popolo, / non dev’essere difficile al popolo /riconoscere un ebreo./ Per questo non sono necessari / né registri di nascita né segni particolari- /tutto questo può anche ingannare-. Basta soltanto chiedersi: / Questo o quell’uomo è o no una sciagura? Allora /è un ebreo. Una Sciagura non la si /riconosce dal naso, bensì dal fatto che / ne viene danno. Non sono i nasi / ad essere una sciagura, ma gli atti. Non occorre mica / un naso speciale per / poter derubare il popolo: basta appartenere / al regime ! Ognuno sa/ che il regime è una sciagura per il popolo, e allora / se dagli ebrei viene ogni sciagura, / deve venire dagli ebrei il regime. E’ evidente.