IL PENSIERO, VOCE DEL SILENZIO
Il filosofo direbbe che “lo stato di emergenza in cui viviamo è la regola”; ce lo insegna “la tradizione degli oppressi” (W. Benjamin). Renzi sì, Renzi no. Sta di fatto che Italia ed Europa sono in un profondo, drammatico stato di emergenza di cui, peraltro, è difficile prevedere il superamento, almeno per ora. Del resto le parole (la chiacchiera) non sono soltanto il vanto o l’onta di Renzi ma di tutti. Con la differenza che le parole di quanti sono al di fuori o al di sopra del ruolo (di leader, presidente e simili) possono suonare più credibili non essendo costoro gravati dalla responsabilità di esse propria, invece, di chi è preposto a disporre e decidere. Non è una difesa la nostra, ma una constatazione dei fatti. Probabilmente al punto in cui siamo sarebbe necessario il silenzio. Ci soccorre in proposito il disegno/immagine dell’ Angelus Novus di Klee, al quale apparentiamo la Speranza in volo di Andrea Pisano (Battistero di Firenze) e, perché no, anche l’Angelo musico di Melozzo da Forlì (Prado, Madrid). Benjamin individua nell’Angelo di Klee l’angelo della storia (M. Cacciari “L’angelo necessario”, titolo di un suo raffinato libro). “Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese….il viso rivolto al passato… che accumula rovina su rovine e le rovescia ai suoi piedi….Egli vorrebbe ricomporre l’infranto, ma una tempesta spira dal paradiso, che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle.