SATYRICON ITALIA
Fino ad oggi abbiamo tenuto in sospeso il giudizio su Renzi e il suo operato. Alla luce dei fatti ed accadimenti recentissimi non abbiamo più dubbi: benché intempestivo lo assolviamo. Riconoscendogli peraltro il merito di aver messo comunque a nudo il tristissimo e ben noto immobilismo dell’Italia. Un paese refrattario a cambiare, a modificare lo statu quo, a rinunciare all’incontenibile impulso mafioso e al potere acquisito. Un Senato ed un Parlamento dove tutto il giorno si fa mercato della dignità ed dell’etica della politica così come accadeva nella chiesa al tempo di Dante (“là dove Cristo tutto dì si merca”). Una vergognosa dimostrazione di tutti i vizi e le pubbliche nefandezze di una classe politica allo sbando, di individui mercenari, di “lanzichenecchi” spregevoli ed inaffidabili. Si dice che a settembre la strategia di Renzi comporterà ulteriori sacrifici per gli italiani e di questo lo si accusa. In passato altri sacrifici furono imposti (D’Amato al governo), purtroppo necessari per superare la crisi.