Durante la scorsa campagna elettorale per le elezioni comunali l’attuale Sindaco Di Giorgi e tutti coloro che si sono candidati in suo sostegno ce lo hanno ripetuto all’infinito… “La nuova amministrazione sarà in totale discontinuità rispetto alla precedente”.
Questo messaggio è stato talmente ridondante che purtroppo molti latinensi ci hanno addirittura creduto ed ora ci ritroviamo con un’amministrazione comunale fatta per il 90% sempre dai soliti noti.
In effetti l’idea qualcosa sarebbe cambiato era già venuta meno andando a leggere gli eletti nelle file della maggioranza. Praticamente riconfermati quasi per intero i consiglieri uscenti.
La certezza che poi tutto sarebbe rimasto come nell’era Zaccheo ce l’hanno data i fatti: una Giunta che la stampa definì “balneare” frutto semplicemente di un mancato accordo della maggioranza rimasta litigiosa come prima della campagna elettorale. Poi il cambio degli assessori, tutti tranne i due in quota UDC. Gli scontenti (vedi Di Matteo) che fanno ostruzionismo e non convocano la commissione che presiedono, il Sindaco costretto a dare due assessorati all’urbanistica e a non assegnare la delega alla cultura, segno importante di quale piega ha deciso di prendere anche questa Giunta.
E Adesso? Ora che tutte le caselle sono state sistemate (comprese le presidenze di enti come l’Ater), cosa rimane da fare? Ci sarebbe da occuparsi della città, ma la macchina amministrativa è lenta se non ferma, come denuncia addirittura sulla stampa Chiarato, capogruppo della lista Polverini. Ora dunque viene il bello, viene la sfida del fare, altro tema che in campagna elettorale era stato uno dei capisaldi dell’attuale Sindaco.
La realtà è però che tutto tace. Si è fermi su tutti i fronti: turismo, attività produttive, cultura, scuola e università, sport… e testimonianza ne è l’unico Consiglio Comunale svolto nell’ultimo mese, che è stato richiesto dal PD e con ODG interamente proposto dalla minoranza.
Laddove ci si muove poi sembra anche peggio: sedi assegnate ad associazioni senza alcun bando pubblico, un Sindaco che senza rispettare la legge rimane anche in Consiglio Regionale e poi la questione Latina Ambiente, dove diventa sempre più evidente che non si miri di certo a chiudere la società partecipata, questo si, in piena continuità con la Giunta Zaccheo. A proposito di continuità… di uscire dal progetto metro non se ne parla più, mentre è tornato in auge in queste ore il famoso porto del professor Noli.
Verrebbe poi da chiedersi dove è finito quel lavoro di squadra tanto decantato dalla “filiera di governo” visto che uno dei primi atti fatti dalla Polverini è stato quello di declassare l’ospedale di Latina riportandolo a DEA di I livello e considerato che assessori regionali e parlamentari di PDL e UDC hanno proposto di spostare l’Università da Latina a Terracina.
Insomma, chi si aspettava che qualcosa sarebbe cambiato non solo fino ad ora è rimasto deluso, ma siamo costretti addirittura a constare che in realtà c’è stato un serio peggioramento nel modo di gestire la cosa pubblica.