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Assegnazione sedi ad associazioni: importante passo avanti

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Di seguito il comunicato del Gruppo Consiliare PD in riferimento alla mozione discussa oggi in Consiglio Comunale su (Regolamento per la concessione in uso di locali ed immobili di proprietà comunale ad associazioni, enti e privati).

COMUNICATO STAMPA

Nella seduta odierna del Consiglio Comunale si è discussa la mozione n. 6 del 12 Ottobre 2011 persentata dal PD con la quale si impegna il Comune a riformare le modalità di assegnazione a titolo gratuito degli edifici e beni pubblici alle associazioni di Latina.

Il Consiglio e le Commissioni competenti sono da oggi impegnati a modificare il regolamento vigente approvato con deliberazione 26/2002 e garantirne l’applicazione (Regolamento per la concessione in uso di locali ed immobili di proprietà comunale ad associazioni, enti e privati).

La mozione del PD interrompe una tradizione decennale (un vero e proprio malcostume) secondo la quale gli immobili venivano solitamente affidati con atto di Giunta seguendo logiche fiduciarie fondate su rapporti tra amministratori e realtà associative.

A partire da ora si tornerà al lavoro per affermare il rispetto dei principi di evidenza pubblica, non discriminazione, pari opportunità e proporzionalità.

Oggi abbiamo fatto un ulteriore passo in avanti nel percorso di sostegno e valorizzazine di tutte le realtà associative del capoluogo.

Auspichiamo che la maggioranza, così come affermato in aula, ci manifesti nell’immediato futuro una concreta collaborazione.

Gruppo Consiliare PD Latina

PD: ricorso in tribunale per il doppio incarico del sindaco

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Finisce in tribunale il caso dell’incompatibilità di Giovanni Di Giorgi. Il gruppo consiliare del Partito democratico ha infatti presentato un ricorso al tribunale di Latina per chiedere l’applicazione dell’articolo 65 del Tuel, che prevede appunto la non compatibilità tra le cariche di consigliere regionale e sindaco. Intanto il primo cittadino sta cercando di ottenere chiarimenti da ore del suo partito, il Pdl, prima di mercoledì, quando in Consi- glio regionale si tornerà a discutere il punto sulla in- compatibilità del sindaco di Latina.

Ieri mattina il Partito demo- cratico ha illustrato in una conferenza stampa la decisione di presentare un ricorso al tribunale ordinario contro il doppio incarico del sindaco. «La città non ha bisogno di un sindaco part time – ha detto il capogruppo Giorgio De Marchis – Di Giorgi deve fare una scelta definitiva. Altrimenti si di- metta e torniamo a votare. Questa situazione è insoste- nibile. Non potevamo più attendere. Adesso chiediamo a un giudice di far applicare l’articolo del Tuel che impone il divieto di doppio incarico. Lo facciamo da cittadini, non da consiglieri del gruppo PD. Perché qui non si tratta di politica, ma di rispetto per la città. Questa amministrazione è ingessata dal maggio 2011, quando Di Giorgi è diventato sindaco. Da allora a oggi non è stato fatto nulla, nessun progetto, nessuna iniziativa, nessuna opera in favore della città. Si è parlato solo del doppio incarico del sindaco, con Di Giorgi che continua a sostenere di non essere costretto alle dimissioni perché non c’è ancora un pronunciamento del Tar. Una ragionamento che non sta né in cielo né in terra. A rincarare la dose ha pensato il consigliere reionale Claudio Moscardelli. «E’ ridicolo pensare che quanto è accaduto alla Pisana questa settimana sia un complotto. Di Giorgi deve rendersi conto che esistono delle regole e che queste regole vanno rispettate. Non può pensare di fare quello che gli pare. Le due cariche che ricopre sono incompatibili. Dunque, il Consiglio regionale ha semplicemente fatto la propria parte, applicando il regolamento».

Governo Monti: Ministro dell’ambiente targato Latina

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Il Ministero dell’Ambiente del nuovo governo targato Monti è affidato ad un nostro concittadino, il dottor Corrado Clini. Oltre ad essere orgoglioso, da latinense, di tale riconoscimento mi è venuto subito un pensiero alla mente. Non è strano che questa città abbia dovuto aspettare un governo tecnico per riuscire ad esprimere un Ministro, nonostante voti dal 1994 solo una formazione politica, per giunta ad ogni elezione? La realtà è che il centrodestra dal nostro territorio ha preso sempre e soltanto i voti, senza mai ricambiare con dei ruoli importanti di governo la straordinaria e ininterrotta fiducia che questa città gli ha sempre dato. Del resto per quale motivo farlo, visto che poi dalle urne vengono premiati sempre e comunque, qualsiasi cosa facciano?!

Ecco un piccolo identikit del nuovo Ministro dell’ambiente targato Latina.

Corrado Clini è Nato a Latina nel 1947, si è laureato nel 1972 in Medicina e Chirurgia presso l’Università di Parma, ha conseguito nel 1975 il diploma di specializzazione in Medicina del Lavoro presso l’Università di Padova e, nel 1987, il diploma di specializzazione in Igiene e Sanità Pubblica presso l’Università di Ancona. E’ direttore generale del ministero dell’Ambiente dal 1990, attualmente della Direzione per lo sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del ministero dell’Ambiente. Dal 1990 inizia a ricoprire ruoli internazionali: coordina il gruppo degli esperti dei Ministeri europei dell’energia e dell’ambiente che hanno predisposto il primo programma della Unione Europea sui cambiamenti climatici; guida e coordina la delegazione dell’Italia che ha negoziato la Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, approvata a Rio de Janeiro nel 1992; coordina fino al 1997 la delegazione tecnica dell’Italia che ha negoziato il Protocollo di Kyoto; nel 1995 coordina l’organizzazione della Seconda Riunione Plenaria di Intergovernmental Panel on Climate Change di Roma che approva il II° Rapporto sul Clima, che apre la strada alla approvazione del Protocollo di Kyoto. Nel 1997 coordina la delegazione tecnica dell’Italia alla Terza Conferenza delle Parti firmatarie della Convenzione Quadro sui Cambiamenti Climatici, che adotta il Protocollo di Kyoto; infine ottiene fino al 2000 la responsabilità tecnica ed amministrativa della applicazione in Italia, e delle relative autorizzazioni, delle direttive e dei regolamenti europei in materia di qualità dell’aria, di emissioni dagli impianti industriali, di sicurezza degli impianti industriali, di eliminazione delle sostanze chimiche pericolose per la fascia di ozono. Nel 2000 è nominato Direttore generale della direzione generale Protezione Internazionale dell’Ambiente e nel 2002, e di quella per lo Sviluppo Sostenibile poi unificate sotto la sua direzione come Direzione generale per la Ricerca Ambientale e lo Sviluppo del Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. Dal 2003 al 2008 è stato vicepresidente dell’Agenzia europea dell’Ambiente. E’ stato chairman della G8 task force sulle energie rinnovabili, designato dal vertice di Okinawa del 2000, il team che ha predispoto il primo rapporto globale sulle energie rinnovabili che ha coostituito la base dei programmi sulle energie rinnovabili avviati nel 2002 dal vertice mondiale sullo Sviluppo sostenibile di Johannesburg.

Di Giorgi e il governo del fare… finta

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Durante la scorsa campagna elettorale per le elezioni comunali l’attuale Sindaco Di Giorgi e tutti coloro che si sono candidati in suo sostegno ce lo hanno ripetuto all’infinito… “La nuova amministrazione sarà in totale discontinuità rispetto alla precedente”.

Questo messaggio è stato talmente ridondante che purtroppo molti latinensi ci hanno addirittura creduto ed ora ci ritroviamo con un’amministrazione comunale fatta per il 90% sempre dai soliti noti.

In effetti l’idea qualcosa sarebbe cambiato era già venuta meno andando a leggere gli eletti nelle file della maggioranza. Praticamente riconfermati quasi per intero i consiglieri uscenti.

La certezza che poi tutto sarebbe rimasto come nell’era Zaccheo ce l’hanno data i fatti: una Giunta che la stampa definì “balneare” frutto semplicemente di un mancato accordo della maggioranza rimasta litigiosa come prima della campagna elettorale. Poi il cambio degli assessori, tutti tranne i due in quota UDC. Gli scontenti (vedi Di Matteo) che fanno ostruzionismo e non convocano la commissione che presiedono, il Sindaco costretto a dare due assessorati all’urbanistica e a non assegnare la delega alla cultura, segno importante di quale piega ha deciso di prendere anche questa Giunta.

E Adesso? Ora che tutte le caselle sono state sistemate (comprese le presidenze di enti come l’Ater), cosa rimane da fare? Ci sarebbe da occuparsi della città, ma la macchina amministrativa è lenta se non ferma, come denuncia addirittura sulla stampa Chiarato, capogruppo della lista Polverini. Ora dunque viene il bello, viene la sfida del fare, altro tema che in campagna elettorale era stato uno dei capisaldi dell’attuale Sindaco.

La realtà è però che tutto tace. Si è fermi su tutti i fronti: turismo, attività produttive, cultura, scuola e università, sport… e testimonianza ne è l’unico Consiglio Comunale svolto nell’ultimo mese, che è stato richiesto dal PD e con ODG interamente proposto dalla minoranza.

Laddove ci si muove poi sembra anche peggio: sedi assegnate ad associazioni senza alcun bando pubblico, un Sindaco che senza rispettare la legge rimane anche in Consiglio Regionale e poi la questione Latina Ambiente, dove diventa sempre più evidente che non si miri di certo a chiudere la società partecipata, questo si, in piena continuità con la Giunta Zaccheo. A proposito di continuità… di uscire dal progetto metro non se ne parla più, mentre è tornato in auge in queste ore il famoso porto del professor Noli.

Verrebbe poi da chiedersi dove è finito quel lavoro di squadra tanto decantato dalla “filiera di governo” visto che uno dei primi atti fatti dalla Polverini è stato quello di declassare l’ospedale di Latina riportandolo a DEA di I livello e considerato che assessori regionali e parlamentari di PDL e UDC hanno proposto di spostare l’Università da Latina a Terracina.

Insomma, chi si aspettava che qualcosa sarebbe cambiato non solo fino ad ora è rimasto deluso, ma siamo costretti addirittura a constare che in realtà c’è stato un serio peggioramento nel modo di gestire la cosa pubblica.

Ansa

SKY TG24

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