I RESTI DI UN TEATRO (PARTE II)
(Clicca qui per leggere la parte I) Un teatro costato un occhio della testa e, si dice, la struttura più bella di tutta la provincia gestito in tal guisa. Come se nulla fosse, sul palcoscenico dell’ormai inglorioso “D’Annunzio” passava di tutto, dai saggi di danza delle scuole e scuolette locali, gratuitamente “offerti” dalla responsabile del “Valore Cultura” (pure questa si sono inventata!), la bene e sempre amata Patrizia Fanti (al cuore non si comanda!), alle rappresentazioni tra il ludico e il faceto -il teatro della “chiacchiera”(sic Pasolini) o dell’effimero-, gli “ospiti d’onore” per épater le bourgeois (a dire il vero, tra quelli di ordinanza, ce ne sono stati alcuni davvero grandi: Aznavour, la Greco, pure la Kabaiwanska, approdati, però, sotto altra bandiera). Per nostra personale “intercessione”, arrivò pure il Piccolo di Milano con “Arlecchino servitore di due padroni” (il Piccolo, di suo, non sarebbe venuto a Latina, quella fu l’unica volta, al D’Annunzio; un’altra volta, al Liceo Classico, ad un anno dalla morte di Strehler, recital con A. Jonasson e Franco Graziosi, memorabile).
I RESTI DI UN TEATRO (PARTE I)
Ho condiviso le lettere inviate al Commissario prefettizio Dott. Barbato da P. Galante e l’attore S.Pinotti in merito alla chiusura dei due teatri, associandomi al plauso per la decisione presa. Ne ho già scritto , frammentariamente e , come si suol dire, a caldo su FB, reagendo anche al “proclama” di Pernarella. Ricordandogli che lui, oggi, si erge a “tribuno della plebe” in difesa dell’annosa, vergognosa situazione del teatro cittadino senza ricordare che altri (tra cui lo scrivente), precedendolo nel tempo, hanno fatto una campagna di proteste ed insulti che nessuno ha inteso ascoltare. Ma al punto in cui siamo, assolutamente grave, è il caso di unire le forze, da qualsiasi barricata esse giungano. Quando si inaugurò il “tempio,” chi scrive segnalò che bisognava subito pensare a renderlo artisticamente e culturalmente agibile. Allora c’era Carlo Fino, che ci piace immaginare come “la buona persona del teatro” (espressione mutuata dal titolo “Der gute mensch von Sezuan”/Brecht), un funzionario del Comune che già da anni provvedeva ad organizzare spettacoli (Cinema Teatro Giacomini).
Piscina Comunale, quella mozione presentata quattro anni fa
Cozzolino (PD): “Tutte le inefficienze che stanno uscendo fuori grazie al grande lavoro del Commissario Barbato sono sempre state segnalate e denunciate dal Partito Democratico. I risultati disastrosi della piscina comunale e dei teatri sono dovuti ad una gestione sciatta e personalistica fatta da una ex maggioranza guidata solo da interessi personali”.
“Siamo felici che il Commissario straordinario Barbato stia dando seguito al lavoro di segnalazione e denuncia fatto costantemente negli anni dal Partito Democratico. La maggioranza di centro destra, alle nostre mozioni e alle nostre proposte, si è sempre dimostrata sorda, senza alcuna voglia di migliorare le cose. Ora che a Latina c’è il Commissario straordinario, finalmente, si sta procedendo verso un lento e risolutivo ritorno alla normalità e alla legalità”. Così Alessandro Cozzolino, rappresentante del Partito Democratico, interviene sulla vicenda piscina comunale.