Cozzolino (PD): “La maggioranza non ha i numeri per votare il nuovo presidente della Commissione Bilancio. Intanto l’opposizione ancora non ha avuto modo di discutere e prendere visione dei documenti del bilancio che si andrà a votare entro il 31 luglio”.

“Lo avevamo detto appena una settimana fa: il cambio della presidenza della Commissione Bilancio (dopo le dimissioni di Chiarato) si sarebbe dovuta effettuare dopo l’approvazione del bilancio (entro il 31 luglio) e non ora. La maggioranza, come diciamo ormai da mesi, non ha più i numeri per sostenersi. Questo pomeriggio, infatti, si sarebbe dovuto votare il nuovo presidente della commissione bilancio ma la maggioranza non aveva il numero legale per poter votare. Il numero legale si sarebbe raggiunto solo grazie alla presenza compatta del Pd che ha deciso, per l’ennesima volta, di uscire dall’aula e non fare la stampella di un governo ormai agli sgoccioli”.

Lo aveva detto e lo ha fatto. Matteo Renzi ha mantenuto la promessa enunciata nel suo discorso al Parlamento il giorno dell’insediamento durante il quale aveva affermato che il suo Governo avrebbe realizzato un piano sull’edilizia scolastica. A suo tempo segnalammo la questione al comune di Latina chiedendo di agire subito e nei giorni scorsi sul sito ufficiale del governo è stato pubblicato l’elenco delle scuole italiane alle quali è stato concesso il finanziamento (qui l’elenco completo).

Gli interventi sono classificati in tre tipologie segnati da altrettanti hastag: #scuolenuove ovvero i fondi stanziati per la costruzione di nuovi istituti e finanziati allentando i vincoli del patto di stabilità (circa 244 milioni), #scuolesicure che prevede invece lavori per la messa in sicurezza e l’agibilità delle scuole italiane (per un valore di circa 400 milioni stanziati) e infine #scuolebelle che finanzierà, al contrario, interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale per un valore iniziale di 110 milioni, ai quali se ne aggiungeranno altri 300 nel 2015.

COMUNICATO STAMPA:

Alessandro Cozzolino (Capogruppo del Partito Democratico) commenta la Commissione Bilancio di questa mattina con un presidente dimissionario, Dirigenti assenti ed il numero legale raggiunto solo grazie al PD.

Cozzolino (PD): “Anche nella Commissione Bilancio di questa mattina (3 luglio) abbiamo avuto la riprova della pochezza di questa maggioranza. Entro luglio bisognerà approvare il Bilancio e la maggioranza pensa solamente ai suoi  equilibri interni mentre i conti ancora non quadrano” 

“Dopo la diatriba della Commissione Ambiente (riattivata dopo cento giorni), la Commissione Strategica andata a vuoto, quella Sanità in cui il PD ha garantito il numero legale (laddove la maggioranza latitava) visto che si discuteva di asili nido, e quella Commercio in cui Di Matteo (maggioranza) si è presentato dimissionario salvo poi con un escamotage non discutere delle proprie dimissioni, questa mattina, in Commissione Bilancio, abbiamo assistito ad un’altra pessima figura. Il presidente di commissione, Chiarato, ha affermato che durante la prossima riunione rassegnerà le proprie dimissioni, perché per accordi interni alla maggioranza il bilancio passerà in altre mani.

Cozzolino: “Con i 238 anni di condanna cumulativa il processo Caronte ha definitivamente affermato l’esistenza della malavita in città. Ora anche chi si è distratto non potrà far finta di nulla”

“Il Processo Caronte, con le sue condanne, testimonia in maniera chiara e lampante la presenza sul nostro territorio di esponenti malavitosi. I quasi tre secoli di condanne stanno lì ad affermare che per troppo tempo qualcuno si è distratto ed ha sottovalutato ciò che era presente nel sotto bosco cittadino. Ora sarà compito delle istituzioni sensibilizzare il più possibile la cittadinanza, stare accanto alle Forze dell’Ordine e promuovendo iniziative ed azioni atte a debellare un fenomeno pericoloso come quello emerso in questo Processo”. Queste sono le parole di Alessandro Cozzolino, Capogruppo del Pd in consiglio comunale.

Era il marzo scorso, in occasione della giornata contro le Mafie, quando lo stesso Alessandro Cozzolino affermava che quella occasione doveva rappresentare un punto di partenza e non uno di arrivo.