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Un nuovo modello di sanità: le case della salute

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Siete invitati a partecipare all’incontro “Un nuovo modello di sanità: le Case della salute”, in programma venerdì 24 gennaio 2014 alle ore 17.00, presso il Circolo Cittadino di Piazza del Popolo a Latina, al quale interverranno: - Alessio d’Amato, Dirigente della Cabina di regia del Servizio Sanitario Regionale, - Enrico Forte, Consigliere Regionale Partito Democratico, - Rosa Giancola, Consigliere Regionale Per il Lazio. L’iniziativa intende illustrare nel dettaglio le novità introdotte a livello regionale nel sistema dell’assistenza sanitaria, e in particolare nella provincia di Latina. I pesanti tagli ai bilanci della sanità hanno reso necessaria una profonda revisione della rete di assistenza sul territorio, e la conseguente chiusura o ridimensionamento di alcuni ospedali, soprattutto nei centri minori, ospedali che rappresentavano un punto di riferimento per i cittadini. La Regione Lazio, adottando un sistema già sperimentato in altre regioni italiane, e con una decisa inversione di tendenza rispetto al recente passato, ha scelto di investire sulla sanità pubblica pur tagliando su sprechi e risorse. Sono nate così le Case della salute, strutture che, utilizzando i nosocomi esistenti, rappresentano una risposta concreta alle esigenze di assistenza dei cittadini. Tra le prime cinque inserite nel programma della Giunta Zingaretti, c’è quella che sarà a breve realizzata a Sezze, il cui ospedale è dotato di un fabbricato aggiuntivo, idoneo a poter ospitare la Casa della Salute: si tratta, quindi, di una modalità del tutto nuova per il Lazio e per la provincia di Latina, che ha come obiettivo quello di garantire ai residenti dei centri minori un diritto essenziale, quello alla salute. <Il tema dell’integrazione socio-sanitaria – sottolineano Enrico Forte e Rosa Giancola – e quindi della Casa della Salute rappresentano un tema importantissimo soprattutto alla luce della attuale situazione finanziaria: la volontà di procedere con la nascita delle Case della partendo da Sezze sono un chiaro segnale del valore che l’amministrazione regionale attribuisce all’assistenza sanitaria>.

Jobs Act. Ecco la prima bozza

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Parte A – Il Sistema

  1. 1.  Energia. Il dislivello tra aziende italiane e europee è insostenibile e pesa sulla produttività. Il primo segnale è ridurre del 10% il costo per le aziende, soprattutto per le piccole imprese che sono quelle che soffrono di più (Interventi dell’Autorità di Garanzia, riduzione degli incentivi cosiddetti interrompibili).
  2. 2.  Tasse. Chi produce lavoro paga di meno, chi si muove in ambito finanziario paga di più, consentendo una riduzione del 10% dell’IRAP per le aziende. Segnale di equità oltre che concreto aiuto a chi investe.
  3. 3.  Revisione della spesa. Vincolo di ogni risparmio di spesa corrente che arriverà dalla revisione della spesa alla corrispettiva riduzione fiscale sul reddito da lavoro.
  4. 4.  Azioni dell’agenda digitale. Fatturazione elettronica, pagamenti elettronici, investimenti sulla rete.
  5. 5.  Eliminazione dell’obbligo di iscrizione alle Camere di Commercio. Piccolo risparmio per le aziende, ma segnale contro ogni corporazioni. Funzioni delle Camere assegnate a Enti territoriali pubblici. 
  6. 6.  Eliminazione della figura del dirigente a tempo indeterminato nel settore pubblico. Un dipendente pubblico è a tempo indeterminato se vince concorso. Un dirigente no. Stop allo strapotere delle burocrazie ministeriali.
  7. 7.  Burocrazia. Intervento di semplificazione amministrativa sulla procedura di spesa pubblica sia per i residui ancora aperti (al Ministero dell’Ambiente circa 1 miliardo di euro sarebbe a disposizione immediatamente) sia per le strutture demaniali sul modello che vale oggi per gli interventi militari. I Sindaci decidono destinazioni, parere in 60 giorni di tutti i soggetti interessati, e poi nessuno può interrompere il processo. Obbligo di certezza della tempistica nel procedimento amministrativo, sia in sede di Conferenza dei servizi che di valutazione di impatto ambientale. Eliminazione della sospensiva nel giudizio amministrativo.
  8. 8.  Adozione dell’obbligo di trasparenza: amministrazioni pubbliche, partiti, sindacati hanno il dovere di pubblicare online ogni entrata e ogni uscita, in modo chiaro, preciso e circostanziato.

Parte B – I nuovi posti di lavoro Per ognuno di questi sette settori, il JobsAct conterrà un singolo piano industriale con indicazione delle singole azioni operative e concrete necessarie a creare posti di lavoro. a) Cultura, turismo, agricoltura e cibo. b) Made in Italy (dalla moda al design, passando per l’artigianato e per i makers) c) ICT d) Green Economy e) Nuovo Welfare f) Edilizia g) Manifattura

Parte C – Le regole

  1. Semplificazione delle norme. Presentazione entro otto mesi di un codice del lavoro che racchiuda e semplifichi tutte le regole attualmente esistenti e sia ben comprensibile anche all’estero.
  2. Riduzione delle varie forme contrattuali, oltre 40, che hanno prodotto uno spezzatino insostenibile. Processo verso un contratto di inserimento a tempo indeterminato a tutele crescenti.

III. Assegno universale per chi perde il posto di lavoro, anche per chi oggi non ne avrebbe diritto, con l’obbligo di seguire un corso di formazione professionale e di non rifiutare più di una nuova proposta di lavoro.

IV. Obbligo di rendicontazione online ex post per ogni voce dei denari utilizzati per la formazione professionale finanziata da denaro pubblico. Ma presupposto dell’erogazione deve essere l’effettiva domanda delle imprese. Criteri di valutazione meritocratici delle agenzie di formazione con cancellazione dagli elenchi per chi non rispetta determinati standard di performance.

V.  Agenzia Unica Federale che coordini e indirizzi i centri per l’impiego, la formazione e l’erogazione degli ammortizzatori sociali.

VI. Legge sulla rappresentatività sindacale e presenza dei rappresentanti eletti direttamente dai lavoratori nei CDA delle grandi aziende.

Su questi spunti, nei prossimi giorni, ci apriremo alla discussione. Con tutti. Ma con l’idea di fare. Certo ci saranno polemiche, resistenze. Ma pensiamo che un provvedimento del genere arricchito dalle singole azioni concrete e dalla certezza dei tempi della pubblica amministrazione possa dare una spinta agli investitori stranieri. E anche agli italiani. Oggi stimiamo in circa 3.800 miliardi di euro la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane. Insomma, ancora qualcuno ha disponibilità di denari. Ma non investe perché ha paura, perché è bloccato, perché non ha certezze.

Noi vogliamo dire che l’Italia può ripartire se abbandoniamo la rendita e scommettiamo sul lavoro. In questa settimana accoglieremo gli stimoli e le riflessioni di addetti ai lavori e cittadini (matteo@matteorenzi.it). Poi redigeremo il vero e proprio Jobs Act.

Ancora un flop dalla maggioranza sull’ambiente

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

“Come sempre solo demagogia da parte della maggioranza per quanto riguarda la stesura del nuovo PEF della latina ambiente”. Sono queste le parole con il quale il consigliere PD, Alessandro Cozzolino, bolla gli intenti della maggioranza di approvare il nuovo PEF della società che si occupa della gestione dei rifiuti in tempi brevi. “Abbiamo dato la nostra disponibilità a discutere il nuovo piano economico e finanziario nel modo più veloce possibile, sono state convocate dalla maggioranza 7 commissioni ambiente in 11 giorni. In nessuna di queste si è iniziata una seria discussione per la stesura del nuovo PEF che indichi chiaramente la visione della maggioranza, ogni volta con scuse e motivi diversi. L’idea di approvare il documento entro Natale è così tramontata e non certo per ostruzionismo da parte del Partito Democratico, che ben conscio delle situazioni in cui versa Latina è sempre stato presente e propositivo. La realtà è che manca un progetto, un’idea da chi amministra questa città, che nel frattempo è sempre più sporca e abbandonata a se stessa.” Cozzolino ribadisce anche come “questa amministrazione non impara dagli errori del passato. Nel 2013 il PEF, che é un documento programmatico, è stato approvato con enorme ritardo, quando di fatto oltre 10 mesi di gestione del servizio erano già stati espletati. Questo significa rinunciare a programmare e limitarsi a lavorare giorno per giorno. Non è più tollerabile. Come sempre però il centrodestra che governa il nostro comune è campione di annunci ai quali non da seguito. Ci avevano detto che entro Natale avremmo discusso e approvato il nuovo PEF almeno in commissione. Non si è di fatto neanche iniziato a parlarne. Tutto questo non ci stupisce, visto i precedenti: annuncio del sistema degli ecopunti, annuncio della raccolta gratuita degli oli usati, annuncio di riduzione delle bollette, annuncio di aumento della raccolta differenziata, annuncio della riqualificazione dell’area dell’ex isola ecologica di Latina scalo… Sempre e solo annunci, ai quali poi non è stato dato seguito. Questa – conclude Cozzolino – è solo l’ultima delle tante promesse non mantenute. Il nostro comune è invaso da rifiuti nelle strade, le bollette sono esorbitanti e la maggioranza è latitante”.

Consiglio Comunale 23 e 27 dicembre

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

Si comunica che il Consiglio Comunale è convocato ai sensi e per gli effetti dell’art.39 del D.Lgs. n.267/2000 e dell’art.14, comma 3 dello Statuto Comunale, nei giorni:

- lunedì 23 dicembre 2013, alle ore 9.00  (sessione straordinaria e prima convocazione)

- venerdì 27 dicembre 2013, alle ore 14.00 (seconda convocazione)

per la trattazione dell’ OdG allegato.

Le sedute sono pubbliche ed avranno luogo presso la Sala delle adunanze cosiliari, nella Casa Comunale in piazza del Popolo n.1

convocazione-consiglio-ODG-23-27-XII-2013.pdf

Ansa

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