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Città sporca? guardate chi controlla…

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

“Dopo esattamente due anni dalla nostra richiesta, oggi siamo riusciti a sapere che controlli effettua il comune sulla società Latina Ambiente. Praticamente nessuno.” Sono queste le parole del consigliere comunale del Partito Democratico Alessandro Cozzolino dopo la commissione Ambiente svolta questa mattina. “Alla riunione di oggi ci è stato riferito che il comune di Latina effettua controlli a campione e che sostanzialmente si basa sulla parola della società Latina Ambiente. Sono infatti i lavoratori della stessa società che effettuano un controllo sui propri dipendenti.  In sostanza – continua Cozzolino – se un camion della Latina Ambiente che si occupa della raccolta dei rifiuti passa regolarmente dove dovrebbe secondo il contratto stipulato con il comune di Latina, è la stessa società a dircelo. La stessa cosa vale per tutti gli altri servizi. Un esempio su tutti è quello della pulizia delle spiagge. Se i mezzi passano o no, fanno tutto il tratto previsto o solo una parte, il comune lo apprende dai report che la società mensilmente invia agli uffici comunali.” In commissione era presente anche l’assessore Cirilli che ha sottolineato come il problema sia della carenza di personale, e che tale disagio è presente in ogni settore, quindi il discorso andrebbe affrontato in commissione personale. “Pur dando piena disponibilità a discutere di tale tematica in ogni sede si ritenga opportuna – sottolinea Cozzolino – il tema è che questa mancanza di controlli ci costa, e anche caro. Negli ultimi 3 mesi del 2011 ad esempio, considerando le strade particolarmente sporche si è deciso di portare da tre a sei i passaggi della pulizia delle strade in alcune zone della città. Solo questa decisione ci è costata in tre mesi circa 300mila euro in più, senza di fatto sapere (se non su certificazione della Latina Ambiente) se i tre passaggi previsti venivano realmente effettuati o no. Considerando – continua Cozzolino – che questo è solo un esempio, si potrebbero effettuare quanti controlli investendo bene quelle somme? Che la città sia sporca è sotto gli occhi di tutti, così come che tre funzionari siano troppo pochi per effettuare dei controlli seri”. Il pd ha lanciato oggi la sua proposta: “Le guardie ecologiche fino ad oggi ci costano di più di quello che ricaviamo con le multe che fanno. Impieghiamo diversamente parte di quel personale. Investiamo dei soldi per applicare un GPS satellitare ai camion della raccolta rifiuti, e mettiamo una o due guardie ecologiche a controllare i percorsi che vengono effettuati e i mezzi realmente impiegati. Già questo semplice servizio costerebbe poco e renderebbe molto. Nelle prossime riunioni – conclude Cozzolino – faremo altre proposte in tal senso. È proprio quando le risorse a disposizione sono limitate che si vede la capacità di amministrare bene una città.”

Mercato: tutti i cambi di casacca della politica cittadina

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

Pubblicato su www.latinaquotidiano.it il 18 novembre.

Vi ricordate come si concluse la scorsa consiliatura guidata dal sindaco Zaccheo?? No? Rinfreschiamo un pochino la nostra memoria molto brevemente. Alcuni consiglieri del PDL, guidati dal senatore Fazzone, firmarono la loro sfiducia nei confronti del sindaco con il quale componevano la maggioranza. Quei voti, sommati a quelli dell’opposizione fecero mancare i numeri al primo cittadino e si tornò alle urne dopo qualche mese di commissariamento.

Una frattura che sembrava insanabile, ma che invece fu all’ultimo secondo ricomposta con la candidatura unitaria di Giovanni Di Giorgi. L’uomo della provvidenza che non solo riuscì a unire chi aveva sfiduciato Zaccheo con chi invece lo aveva difeso fino all’ultimo, ma addirittura a farsi sostenere da chi per tre anni era stato contro entrambe queste due fazioni, come Fabrizio Cirilli. Tant’è che Di Giorgi e la sua variegata coalizione riescono per 700 voti a vincere. Tutti gli addetti ai lavori nutrivano dei dubbi sulla tenuta di questa nuova maggioranza, ma il sindaco rassicurava: “Siamo compatti”. Ora andiamo ad analizzare nei fatti questa compattezza.

Si parte con una giunta che dura 3 mesi e che poi viene cambiata quasi nella sua totalità. Motivo? Tra le forze della maggioranza non si trova l’accordo sula spartizione delle poltrone. Cambiati quasi tutti gli assessori e trovata a fatica la quadratura del cerchio, Maurizio Patarini si trasferisce dall’opposizione alla maggioranza, passando da “Si per Latina” alla lista “Città nuove”, che ha come massimo riferimento Renata Polverini. Intanto il PDL vuole sfiduciare il presidente della commissione commercio, Ivano Di Matteo (anch’egli PDL). Attacco fratricida che dopo qualche settimana rientra. Nel frattempo Luca Bracchi, consigliere di maggioranza in quota “Cttà nuove” si dichiara indipendente in aperto dissenso con la maggioranza continuando però a sostenerla. Poco dopo nel gruppo misto lo seguirà Gianni Chiarato, anch’egli ex “Città nuove”.

Intanto il sindaco Di Giorgi lascia il PDL aderendo a Fratelli D’Italia, portando con se i consiglieri di maggioranza Lodi, Ripepi e Tontini (che fuoriescono dalla lista “Di Giorgi”), Maietta, assessore al bilancio che lascia il PDL e Calandrini, presidente del Consiglio Comunale che scarica il partito di Berlusconi. Patarini, mai domo, lascia anche “Città nuove” e dopo un periodo nel gruppo misto, aderisce a Fratelli D’Italia. Qualche settimana e Cesare Bruni, considerando finito il progetto della Polverini, abbandona “Città nuove” e entra nel gruppo misto. Giungiamo così al cambio di casacca di Mauro Anzalone, che dall’UDC passa al PDL. Ma il pezzo recuperato viene subito perso dal Popolo della Libertà, infatti Andrea Palombo saluta e entra nel gruppo misto. In questo bailamme il PDL chiede un nuovo rimpasto che coinvolga giunta e presidenti di commissione. Si prospetta dunque a breve un articolo ad integrazione di questo che aggiorni su gli ultimi colpi di mercato.

Mentre questa maggioranza è ripiegata su se stessa guardando gli interessi dei singoli la città è allo sbando, e questo è sotto gli occhi di tutti.

Caos e scontri in commissione Commercio. Maggioranza senza idee sull’area mercato

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

«Ieri si è consumata l’ennesima pagina dannosa di questa nostra telenovela amministrativa»: così i consiglieri comunali del Partito democratico Omar Sarubbo, Alessandro Cozzolino ed Enzo De Amicis commentano l’ultima riunione della Commissione Commercio cui hanno partecipato le associazioni sindacali e di categoria in rappresentanza dei commercianti e convocata per valutare l’opportunità di organizzare il mercato in area R6 anche nella terza domenica del mese.

«La maggioranza era senza numero legale perché rappresentata da soli quattro componenti – spiegano i tre membri della Commissione – tra l’altro tutti e quattro con idee diverse l’uno dall’altro. L’assessore Picca non aveva ben chiaro cosa proporre e i rappresentanti delle categorie invitati avevano poca intenzione di confrontarsi tra loro». L’incontro si è risolto in un caos di urla, mozioni d’ordine e sospensioni che hanno danneggiato tutti perché alla fine non è stata presa alcuna decisione. «Quest’anarchia è causa della mancata linea politica da parte dell’amministrazione in merito alla questione del commercio a Latina – dichiara Sarubbo – e dell’incapacità della giunta e della maggioranza di mediare tra le parti al fine di raggiungere l’unico vero obiettivo necessario, ovvero aiutare commercianti e consumatori in un momento di grave crisi economica».

Il Pd ha lasciato la riunione senza chiedere la verifica del numero legale per consentire la prosecuzione della discussione. «L’abbiamo fatto per rispetto dei rappresentanti delle categorie sindacali che avevano impegnato la mattinata invano – spiegano i tre componenti Pd – e che, chiamati ad assistere a questa indegna rissa politica tra alleati, avevano tutto il diritto di ottenere una risposta. Il Comune non ha idee e tutti i nodi stanno venendo al pettine. La maggioranza è impegnata da mesi in una lotta intestina per il rimpasto di giunta e le tensioni interne alla coalizione si ripercuotono sulla vita amministrativa della città provocando danni ai cittadini».

«Quanto accaduto – ribadiscono Sarubbo, Cozzolino e De Amicis – è il prodotto dell’assenza di una politica economica e di scelte pianificatorie a sostegno del comparto commerciale. Basterebbe poco per decidere insieme quali luoghi debbano accogliere mercati all’area aperta e manifestazioni e in quali giorni sia più opportuno farli. Basterebbe un’idea qualsiasi, ma per averla bisogna essere liberi e pensare esclusivamente all’interesse della città, non agli interessi dei singoli. La discussione sul piano del commercio è durata un anno e quella per il Regolamento del Commercio su aree pubbliche dura da mesi. Senza regole e senza pianificazione non ci può essere che anarchia, strada su cui Di Giorgi e i suoi ci stanno conducendo».

«Crediamo che i mercati all’area aperta e le fiere – concludono i tre rappresentanti – vadano favoriti e promossi in più zone della città, borghi compresi. Crediamo altresì che l’amministrazione debba agevolare la nascita di mercati tematici e specializzati (agricoli, dell’artigianato locale, dell’economia del mare) oltre al consueto mercato generico del martedì. Qualche tempo fa in commissione parlammo anche della possibilità di aprire mercatini agricoli nelle periferie e nei borghi, su proposta del consigliere Chiarato, ma anche di questo non se ne è fatto nulla a causa delle divisioni interne alla maggioranza».

Pub: finisce la ZTL. Il PD non ci sta

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

“Eliminare la ZTL nella zona pub significa cancellare una delle poche cose sensate fatte da questa amministrazione per i giovani della città”. Ad intervenire sono i consiglieri del Partito Democratico Cozzolino e Sarubbo che affermano: “È evidente che nella gestione di quella iniziativa ci sono state diverse problematiche, sollevate anche da noi, ma questo non è il modo di risolverle. Abbiamo richiesto più volte un presidio di forze dell’ordine all’ingresso della ZTL che fosse pronto ad intervenire in caso di esigenza. Più volte ci sono stati atti di violenza e la Zona a Traffico Limitato si è trasformata in Zona Franca, dove le regole sono sospese e i commercianti e i residenti del centro sono abbandonati a loro stessi. La scelta di riaprire il traffico alle automobili anche nel fine settimana – continuano i consiglieri del PD – presa in maniera arbitraria dalla giunta senza discuterne in nessuna commissione, non ci vede d’accordo. È una decisione che evidenzia in modo lampante l’incapacità di questa maggioranza di andare incontro alle esigenze dei commercianti e anche dei ragazzi, senza peraltro risolvere i problemi dei residenti che già prima della ZTL si lamentavano della difficoltà di vivere in quell’area della città. Il problema – insistono  Cozzolino e Sarubbo – non sta nella chiusura del traffico, sta nella mancanza di controllo e di idee per risolvere le problematiche di residenti, commercianti e fruitori dell’area in discussione. La verità è che questa maggioranza è schizofrenica, che fa annunci e che a questi non fa seguire i fatti. Dov’è finita la videoservaglianza annunciata? I turni notturni della municipale sono durati solo alcuni mesi e poi revocati. Perché visto che avevano funzionato e una volta rimossi si è piombati nel caos? Inoltre è da aggiungere la totale assenza di coinvolgimento dei gestori dei locali e mancanza di politiche di incentivazione per l’organizzazione di sistemi di sicurezza e gestione dell’area.

 Con l’atto di revoca della ZTL si completa una involuzione iniziata mesi fa e non arginata nonostante le continue denunce dei commercianti, dei residenti, dei ragazzi e del Partito Democratico. Mentre ci raccontano che vogliono chiudere il centro aprono l’unica ZTL della città.

Il comune – concludono Cozzolino e Sarubbo – avrebbe dovuto incentivare forme e luoghi per l’aggregazione giovanile ed invece ha preferito abdicare lavandosi le mani”.

Ansa

SKY TG24

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