sfruttare un giovane dicendo “stage”. Petizione per dire basta

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. in News

stageRiporto di seguito un’iniziativa dei giovani democratici molto interessante e che credo vada sostenuta, relativamente agli stage lavorativi.   “Lo stage non è un contratto di lavoro, ma è spesso abusato per sfruttare giovani a basso o nessun costo e senza tutele, sostituendo lavoro dipendente e lasciando gli stagisti precari e senza futuro.   Dal 2014 i tirocini extracurricolari sono quasi raddoppiati fino a circa 370 mila l’anno.   Sei mesi dopo la fine di uno stage meno di uno stagista su dieci è assunto a tempo indeterminato in quell’azienda: gli altri hanno contratti precari, sono di nuovo in stage o ancor peggio sono rimasti a casa. Lo stage non affama soltanto i giovani, ma anche le loro famiglie, che sono costrette a mantenerli in un sistema precario che non permette loro di vivere autonomamente, costringendoli a passare da uno stage all’altro con poche certezze sul proprio futuro.   A tutto questo vogliamo dire basta, vogliamo un vero contratto di lavoro e formazione!   Anche se meno conosciuto, questo contratto esiste già: è l’apprendistato, ma la concorrenza del tirocinio ne ha limitato molto la diffusione. Si tratta di un vero contratto di lavoro, tutelato e con un giusto compenso, durante il quale l’apprendista lavora, ma continua anche la sua formazione.   Al termine dell’apprendistato, il datore ha forti incentivi ad assumerlo a tempo indeterminato.   Ecco due proposte: 1.   Basta agli stage gratuiti e senza tutele. Vogliamo una sola tipologia di stage, con un giusto rimborso spese obbligatorio. Vogliamo che lo stage non sia più abusato al posto di un vero contratto di lavoro, e per questo vogliamo che non sia più attivabile dopo tre mesi dalla laurea/diploma. Vogliamo trasparenza da parte di chi ci promette un vero lavoro ma poi ci scarica per assumere un altro stagista.   2.   Puntiamo sull’apprendistato. Meno burocrazia, formazione migliore, più flessibilità e incentivi per chi assume giovani lavoratori tramite questo contratto, che garantisce tutele, contributi e una retribuzione adeguata.   L’entrata nel mondo del lavoro non deve essere per forza un calvario di anni senza stabilità, senza diritti e senza la certezza di un domani”.   Firma qui la petizione

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Comments (1)

  • Maria Civita Paparello

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    Sono pienamente d’accordo. Porre fine agli “stage” camuffati e sostituirli con contratti di apprendistato significa dare una risposta concreta alle gravi difficoltà di inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, dando loro un iniziale grado di autonomia che favorisce crescita e autostima.

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