Il primo Giugno il Presidente Trump ha annunciato che gli Stati Uniti non faranno più parte dell’accordo di Parigi sul clima, creando non poco scalpore visto che si parla del più importante trattato per la lotta al riscaldamento globale ed alle emissioni di anidride carbonica. Personalmete trovo questo momento storico di vitale importanza sia dal punto di vista ambientale che per quello salutare, per le persone che popolano il nostro Pianeta ma sopratutto per quelli che lo popoleranno. Ecco riassunto in pochi punti cosa prevede il trattato firmato a Dicembre 2015 da 195 Paesi, (praticamente quasi tutti, restano fuori solo Siria e Nicaragua) ed entrato in vigore a Novembre 2016:

L’inizio dell’era Trump ha segnato un duro colpo per la green economy: la cancellazione delle restrizioni sulle emissioni, varate dall’amministrazione Obama, e la frenata sugli accordi di Parigi riportano indietro di un secolo le leggi sulla protezione ambientale degli Stati Uniti. La volontà del nuovo presidente è quella di rilanciare l’economia basandosi su energie “fossili”, ovvero derivanti da petrolio e carbonio, senza imporre nessun vincolo sul loro utilizzo.

Mentre dall’altra parte dell’oceano la situazione sembra drammatica, in Europa e soprattutto in Italia la green economy risulta essere un settore in forte espansione.

Attualmente nel nostro paese ben oltre il 30% dell’energia elettrica prodotta deriva da fonti rinnovabili, mentre se consideriamo tutto il fabbisogno energetico siamo oltre il 17%, obiettivo fissato dall’Unione Europea per il 2020 e già raggiunto 3 anni fa.

Allucinante.

Oggi sul Giornale di Latina c’è un’intervista all’assessore all’ambiente del comune di Latina. Un assessore definito un tecnico da parte del sindaco, che lo ha scelto nel suo ultimo rimpasto di giunta. Un tecnico, badate bene, si sceglie sempre per la sua formazione, per la sua capacità e per la sua competenza della materia che andrà a governare. Ma questo tecnico (a dire il vero in buona compagnia quantomeno con l’assessore “tecnico” dell’urbanistica) pare conoscere ben poco la situazione dell’ambiente del nostro comune e della nostra provincia.

Ecco il riassunto dell’intervista:

Cozzolino (PD): “Come nel famoso Gioco dell’Oca l’amministrazione comunale di Latina, dopo quattro anni di lavoro, è tornata al punto d’inizio. Dopo proclami, conferenze stampa e inaugurazioni la sostanza resta evidente: tutto è tornato ad essere come quattro anni fa”

“L’amministrazione comunale di Latina torna dal via. Dopo quattro anni di gestione del settore ambiente tutto è tornato ad essere come prima.