Posts Tagged ‘Giorgio Maulucci’

VAGHE BALLE DELL’ORSA

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Orsa_danizaL’Italia è davvero un paese strano, “imbecille” (dal latino  “non  baculum”, senza bastone, dunque debole); il paese delle cose inutili, se si vuole di molteplici, importanti cose inutili rispetto a gravissimi, impellenti e drammatici problemi socio-politici in corso. Un paese che tende a strumentalizzare ogni cosa a fini demagogici o populistici, di lecito o illecito tornaconto. Un paese “comico”, di commedianti e da commedia improvvisata, diversa dalla Commedia all’improvviso o dell’Arte, che è una cosa seria, una gloriosa tradizione italiana; oggi ribaltata nella cattiva arte del  come  viene  viene. Tanta cagnara per l’ orsa Daniza: amore per gli animali? No.

MUSSOLINI, A PIEDI NUDI NEL PARCO

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

parco_mussolini_giardinetti_LatinaAbbiamo di recente deplorato lo stato selvaggio e di abbandono dei giardini pubblici, da qualche decennio denominati Parco Arnaldo Mussolini: per una di quelle strane fantasie più che dei nostalgici, degli sprovveduti (culturalmente)  che, benvoluti o no, hanno malformato o mal governato Latina già Littoria. Apprendiamo che è in corso una petizione per abolire l’attuale denominazione del parco. Qualche anno fa una mente brillante propose di ripristinare il nome originario di Littoria. Dichiarammo in proposito che,  boutade a parte, trattavasi di un anacronismo, di un’aporia onomastica: come voler sostituire, oggi,  l’arma dei carabinieri con i milites dell’antica Roma e annessi fasci littori. Littoria è l’emblema del fascio, Latina del  Latium  vetus e del suo originario fondatore (il re Latino, suo genero Enea), un archetipo senz’altro più onorevole ed universale. Il discorso della toponomastica della città  è ben strano. D’accordo su vie o piazzali intitolate meritoriamente ai pionieri;

SCHERZO (POLITICO) DI FINE ESTATE: “ALESSANDRO E NICOLETTA”

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Alcassino e NicolettaLa  chantefable (cantafavola)  “Alcassino e Nicoletta”  (Aucassin et Nicolette)  è una  deliziosa storia d’amore  (alla Romeo e Giulietta, a lieto fine) della prima metà del XIII secolo, di autore anonimo, scritta per il piacere dello stesso autore e per il divertimento del pubblico. Ritroviamo in essa il gusto di una parodia sottile, una gioviale caricatura delle convenzioni sociali, degli ideali di vita di un’età raffinata, ma non prelibata. Il racconto procede per quadri abbastanza realistici sul costume del tempo. Una storia d’amore “cortese”  in cui si riverbera la profonda crisi politica e morale della cavalleria feudale. Nicoletta è costretta a lottare con tutta l’abilità e l’intelligenza per realizzare il suo amore, ma nessun cavaliere è disposto a fare follie per lei. Rinchiusa in una stanza, con la minaccia del rogo che pende sul suo capo, fugge a più riprese  trasportata sulle ali dell’amore. Per  Alcassino, invece, l’amore si risolve in controsensi e paradossi dovuti al suo essere un cavaliere sui generis (non crede nella cavalleria), dunque d’avanguardia. Il breve accenno  per abbinare analogicamente ai due personaggi della fabula un  giovane ed una donna di garbo dei nostri giorni, entrambi consiglieri comunali di Latina,  l’uno “cavaliere” (capogruppo consigliare), “silfide” risoluta e tenace consigliera l’altra; uniti da un vincolo di partito  (PD);

LA WALKIRIA DELL’ISOLA

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger

Patrizia_FantiPatricia  in latino significa “appartenente alla gens patrizia” cioè nobile e anche ricca;  Fans-fantis “parlante, colei che parla”; fanta-  è un prefisso ad indicare lo sconfinamento nel fantastico (es. fantapolitica); fantino (dal lat. fante= chi va a piedi) è l’atleta che guida il cavallo nelle gare ippiche. Questi i dati etimologici di Patrizia Fanti, almeno da trent’anni assessore al Comune di Latina, area destra centro-moderata. Una donna impavida, risoluta e determinata, di professione architetto, di fatto politica incallita. Stando a quanto da lei dichiarato recentemente, non intende mollare.

Ansa

SKY TG24

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