Posts Tagged ‘Giorgio Maulucci’

Dalla Rai… alla Kai. Di G. Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

Continuano le interessanti analisi di Giorgio Maulucci.

Maestro_Manzi_Rai“In principio fu l’EIAR (Ente Italiano Audizioni Radiofoniche), gloriosa e vivificante, discreta e intelligente, dispensatrice di informazioni e cultura. Poi ci fu la RAI (Radio Audizioni Italia) indi Radio-Televisione Italiana, che introdusse una nuova epoca e segnò per gli italiani il passaggio dalla scuola “elementare” alla scuola “media”, una crescita culturale e artistica dovuta a produzioni indimenticabili: alfabetizzazione (Non è mai troppo tardi), prosa, varietà, inchieste, reportage, film cult etc. La radio comunque proseguiva indisturbata nella sua opera divulgativa e artistico-culturale aggiornando i programmi, evolvendosi al passo con i tempi. Insomma, una “scuola elementare” riformata a dovere, divenuta adulta a tutti gli effetti. Alla base di questo quadro d’autore, è il caso di dire, c’era la DC con pregi e difetti, evidentemente con buon discernimento. Quando finalmente arrivò il centrosinistra, un nuovo canale -la terza rete-  si configurò subito come polo culturale per eccellenza. Che cosa è stato di quell’età dell’oro? Lo stesso declino seguito all’età augustea e cioè la decadenza inevitabile ed inarrestabile, fino al tempo presente in cui l’antico impero RAI-TV è stato inquinato, eroso dal nuovo impero berlusconiano.

Quel Dario fu…Fo. Di Giorgio Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

dario_foGiorgio Maulucci e il suo pensiero, diventato ormai un classico del blog.

“Non sono pochi quelli della mia generazione (settantenni) che hanno amato, condiviso e seguito Dario Fo non solo come attore, ma anche come obbligato punto di riferimento per i “rivoluzionari” di allora. I suoi spettacoli (La Comune) erano lezioni di politica, vitamine ideologiche e culturali. Anche per i non estremisti come noi che guardavamo con circospezione a certo extraparlamentarismo snob; che solidarizzavamo con la classe operaia purtroppo mai ascesa in paradiso (il film di E. Petri). Che cosa è stato “Mistero Buffo”? Un capolavoro di architettura mentale e teatrale. Il disvelamento dell’antiletteratura, la traccia cioè per leggere-insegnare la letteratura innervandola nel sociale, nel politico e, finalmente, nella realtà viva. Per non parlare delle commedie (sul caso  Pinelli, Valpreda, la polizia e altro) dal taglio impeccabile della denuncia, della satira corrosiva e spietata. Giocava d’effetto, lui, sicuro della sua arte di comico sapientemente costruita sulla tradizione giullaresca e la Commedia dell’Arte. Uno Zanni ineguagliabile che sprizzava intelligenza e cultura, che scagliava battute “all’improvviso” con la simultaneità di fuochi d’artificio; improvvisazione la sua sempre d’autore e mai casuale (come in quella Commedia).

Festa della Repubblica. Il pensiero di Giorgio Maulucci

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

Ancora una volta l’amico (nonché mio preside al liceo classico) Giorgio Maulucci mi da la possibilità di ospitare su questo sito le sue interessanti riflessioni sulla festa della Repubblica.

festa-della-repubblica-italiana“Ogni popolo che ha potuto e saputo liberarsi dall’oppressione e soggezione fascista o comunque dal totalitarismo, ha l’onore, il privilegio e il dovere di celebrare il giorno della liberazione. Il 2 giugno 1946  (68 anni fa) anche Latina, non più Littoria, festeggia una nuova era. Il governo di Ferruccio Parri –Partito di Azione- si era dimesso nel 1945, al quale seguì il governo De Gasperi. Il 25 febbraio 1946 Pio XII condanna l’ideologia comunista. Il cammino, la gestazione della nuova era repubblicana è stata lunga e caratterizzata sempre dall’indole conservatrice o moderata del nostro paese. Quarant’anni di governo DC  hanno dimostrato, infatti, che l’Italia è politicamente “pigra”, non immediatamente propensa a cambiare, a rimanere piuttosto seduta e guardare se qualcosa di nuovo si profili all’orizzonte e poi si vedrà.  Per reagire al ventennio fascista sono passati vent’anni. Altrettanti  ce ne sono voluti per quello berlusconiano;

Di Giorgi revochi la cittadinanza onoraria all’ex Ministro Clini

Pubblicato da Giorgio Maulucci. In Dai blogger, News

clini_Di Giorgi_Latina_cittadinanza_onorariaTutto il gruppo consiliare del Partito Democratico ha deciso di inviare una lettera al sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, in cui si chiede un “congelamento” della onorificenza ed una successiva revoca

“A seguito dei fatti avvenuti nei giorni scorsi, con l’arresto dell’ex Ministro Corrado Clini per peculato, l’intero gruppo consiliare del Partito Democratico di Latina chiede al sindaco Giovanni Di Giorgi di “congelare” la cittadinanza onoraria conferita all’ex Ministro nel novembre del 2012”. Queste le parole scritte dal Partito Democratico di Latina e dirette al sindaco Giovanni Di Giorgi.

“L’intero gruppo consiliare del Partito Democratico di Latina  - si legge nella lettera del Pd – crede siano decaduti i motivi per i quali l’amministrazione comunale si fece promotrice di questa iniziativa e onorificenza conferita all’ex Ministro Clini. Oggi, con le indagini della Guardia di Finanza e il possibile reato di peculato per una cifra di 3 milioni di euro ai danni dello Stato italiano, crediamo che Latina debba quantomeno congelare quella cittadinanza onoraria in attesa del giudizio definitivo. Se l’ex Ministro Clini venisse condannato chiediamo che dal “congelamento” si passi immediatamente alla revoca.

Ansa

SKY TG24

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