Attenti al Grillo! Di Giorgio Maulucci
Il Grillo furioso non dovrebbe più far paura poiché gli si sono staccate le “corde”. Il suo alter ego – un funesto pipistrello- , invece, è da tenere sotto controllo. La coppia sta forse scoppiando, ma sa che deve salvare il vincolo e con esso la stirpe. Che paventa l’estinzione. Dei fatti ultimi siamo tutti informati, non sta a noi perciò fare sofisticate analisi in merito. Chi ci legge da tempo ricorderà tutti gli epiteti e appellativi spregiativi più svariati affibbiati al soggetto e compagno in causa. Non ci ripeteremo. Ci preme ribadire che il personaggio perverso com’è, non è davvero affidabile come persona e tanto meno come politico. Vivaddio è giunto per lui il momento di affrontare Ercolino (Renzi), che compirà l’ennesima sua fatica costringendolo a gettare la spugna sul ring della politica. Finora lui e i suoi masnadieri stellati avrebbero preteso di lottare in zona franca anziché misurarsi in un match istituzionale. Politici si può diventare (come anche lottatori), ma se privi delle richieste abilità e professionalità si finisce col fare le capriole. Quando si dice che questo o quello è un politico nato significa che oltre all’esperienza (da acquisire), egli possiede il fiuto e il senso del fare politica. Renzi ne è un esemplare.