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Riforma IRPEF e tasse. ecco le proposte dei partiti

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

tasse-irpefOgni partito ha la sua visione ma a proposito della riforma dell’Irpef su una cosa sembra che tutti in parlamento convergano: bisogna abbassare la pressione fiscale sul ceto medio. Sul resto, invece, le divergenze diventano anche totali.   Le commissioni Finanze riunite di Camera e Senato stanno esaminando le proposte di riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (oltre ad altri aspetti del sistema tributario) avanzate dai partiti. L’obiettivo è redigere un documento unitario da presentare entro il 30 giugno.

10.000 euro ai 18enni? Io dico sì ed ecco il perché

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

cervelli in fugaContinuano ad andarsene dall’Italia perché essere laureati non offre maggiori possibilità d’impiego. Cosa che invece non avviene in area Ocse, dove tanti dei nostri giovani cercano la realizzazione alle proprie aspirazioni.

I dati diffusi dalla Corte dei Conti nel Rapporto sul sistema universitario 2021 evidenziano una persistente e costante emorragia degli italiani laureati: rispetto al 2013 sono aumentati del 41,8% quelli che se ne vanno e cercano fortuna all’estero a causa di limitate prospettive occupazionali e mancanza di un’adeguata remunerazione.

La quota dei giovani con una laurea resta inferiore rispetto agli altri Paesi Ocse

sfruttare un giovane dicendo “stage”. Petizione per dire basta

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

stageRiporto di seguito un’iniziativa dei giovani democratici molto interessante e che credo vada sostenuta, relativamente agli stage lavorativi.   “Lo stage non è un contratto di lavoro, ma è spesso abusato per sfruttare giovani a basso o nessun costo e senza tutele, sostituendo lavoro dipendente e lasciando gli stagisti precari e senza futuro.   Dal 2014 i tirocini extracurricolari sono quasi raddoppiati fino a circa 370 mila l’anno.   Sei mesi dopo la fine di uno stage meno di uno stagista su dieci è assunto a tempo indeterminato in quell’azienda: gli altri hanno contratti precari, sono di nuovo in stage o ancor peggio sono rimasti a casa.

Mutui ai giovani, garantisce lo Stato

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

mutuoMutui prima casa senza anticipo per i giovani under 36. La misura, contenuta nella bozza del decreto “Sostegni bis”, prevede che coloro che non hanno ancora compiuto 36 anni, anche senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato, potranno accedere al Fondo di garanzia sui mutui per la prima casa e ottenere così un prestito dalla banca per un ammontare pari al 100% del prezzo dell’immobile. L’agevolazione, che sarà attivabile per tutti gli atti stipulati fino al 31 dicembre 2022, è relativa ai finanziamenti concessi ai giovani under 36 e finalizzati all’acquisto della prima casa fino a un massimo da 250 mila euro. Sono escluse dall’agevolazione i mutui per under 36 finalizzati all’acquisto di abitazioni di prestigio. La misura contenuta nella bozza del decreto “Sostegni bis” consente inoltre ai giovani fino a 35 anni di non pagare l’imposta di registro e le imposte ipotecaria e catastale in caso di acquisto della prima casa e, nel caso in cui la transazione sia assoggettata ad Iva, è previsto inoltre un ristoro pari all’Iva pagata. Lo Stato si farà garante del mutuo permettendo alle banche d’erogare l’intero valore dell’immobile, ma non è escluso che possa essere direttamente il fondo a erogare il contributo.

Ansa

SKY TG24

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