Posts Tagged ‘pd’

Il cambiamento non eravamo noi

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

cozzolino26La riflessione dell’ex capogruppo dei dem Cozzolino: una Caporetto. Ora il congresso 
“Noi nel point e loro nelle piazze. Coletta aveva la lista giovani e il Pd? Il capolista Tersigni”
 
di MARIANNA VICINANZA
 
Alessandro Cozzolino, nella cerchia degli scontenti del Pd dopo il voto del 5 giugno, il traguardo personale lo ha mancato per un soffio. Ex capogruppo dei democratici, appena 28 voti (esattamente come i suoi anni) che lo separavano dall’entrata in Consiglio e dal terzo eletto, Fabrizio Porcari, con cui lo accumuna la giovane età, una esperienza solida nell’ultima consiliatura e un approccio combattivo in campagna elettorale contro quel centrodestra che aveva tolto il disturbo, sfiduciato dal Pd e Forza Italia, e che si è ripresentato frammentato.

Sempre in contatto col MIUR per il bene delle scuole di Latina

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In News

995320_10209168941566779_2778222892037608246_nCozzolino e Romano (PD): “avere un contatto diretto e continuo con il MIUR ci consentirà di avere una migliore risposta sul territorio per quanto riguarda i servizi scolastici. All’iniziativa di mercoledì erano molti i dirigenti e gli insegnanti presenti per capire in che direzione andrà la nostra scuola. Il nostro impegno è quello di mantenere vivi i rapporti con il MIUR affinché ogni decisione sia ben recepita anche a livello locale”.

“Il nostro impegno è quello di continuare ad avere un filo diretto tra la città di Latina ed il MIUR affinché le nostre scuole siano sempre ben informate sull’evoluzione della riforma. Questo consentirà di avere un progressivo miglioramento organizzativo sia per i dirigenti, sia per gli insegnanti e, infine, per tutti gli studenti e le famiglie che usufruiscono delle nostre scuole”.

Lo spirito di Ventotene

Pubblicato da Alessandro Cozzolino. In Uncategorized

renzi-ventoteneDalla Enews di Matteo Renzi.

“I giorni appena passati sono stati caratterizzati da una intensa attività anche internazionale, a cominciare dalla storica visita del presidente Rouhani che ha scelto l’Italia come prima tappa dopo l’accordo sul nucleare e la fine delle sanzioni. Ma l’attenzione dei media si è concentrata soprattutto sull’incontro con Angela Merkel. Sintetizzo così: l’Italia per anni aveva un debito morale con le istituzioni europee – e io dico soprattutto con i propri concittadini – perché parlava di riforme che non riusciva a realizzare. Adesso le cose sono cambiate. Le riforme sono leggi e dopo tre anni di recessione è tornato il segno più nei fondamentali economici. Possiamo tornare a fare il nostro mestiere, dunque. E il nostro mestiere è guidare l’Europa, non andare in qualche palazzo di Bruxelles a prendere ordini.

Del resto l’Europa è figlia di un grande sogno, ideale e idealista. Il sogno di chi – rinchiuso in un’isola al confino – ebbe il coraggio e la forza di sognare gli Stati Uniti d’Europa.

Ansa

SKY TG24

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